Lazio, Lotito incontrerà Sarri nel tardo pomeriggio. Alla finestra Vitor Pereira e Vilas Boas

Lazio, Lotito incontrerà Sarri nel tardo pomeriggio. Alla finestra Vitor Pereira e Vilas Boas
di Alberto Abbate
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Giovedì 3 Giugno 2021, 16:31 - Ultimo aggiornamento: 16:38

Non sarà Lotito ad andare alla montagna, un numero uno non si sposta. E’ a Formello da stamattina, insieme al segretario Calveri, in attesa che Sarri nel tardo pomeriggio sbarchi a Roma. E sale ancora di più fra i laziali l’ansia per l’incontro decisivo di stasera. Si sono già diffusi rumors di un faccia a faccia smentito a pranzo a tavola: non è avvenuto ancora, ma avverrà. Location segreta, né Formello né Villa San Sebastiano, potrebbe essere un albergo o degli uffici per mantenere la massima riservatezza. A

lla prima parte del colloquio ci sarà di nuovo soltanto Tare, che spinge da giorni sul presidente per questa soluzione tecnica.

E’ vero che Lotito è intimorito dalla sua personalità, Sarri non accetterebbe nello spogliatoio nessuna ingerenza, ma bisogna dargli carta bianca per fare il definitivo salto di qualità. Il ds si è convinto, chissà se Lotito troverà finalmente la giusta alchimia stasera.

Dubbi

Al telefono ancora mette in dubbio la sua presenza, deve controllare l’agenda. Al momento è titubante e non dà certezza alcuna, nemmeno sulla scelta. Sarri comporterebbe una clamoroso esborso economico (2,8 a stagione con bonus a salire sino a 4 milioni) per tre anni, ma anche un importante rivoluzione della squadra. Lo stesso patròn manda a dire in giro che Maurizio vuole almeno sei rinforzi per sedersi in panchina e condividere il progetto per la prossima annata. Può ancora succedere tutto, con Vitor Pereira (sopratutto) e Villas Boas in seconda battuta, che aspettano una fumata nera.

Lotito assicura che prenderà comunque un allenatore titolato, aver vinto nel curriculum è l’unica cosa che conta. Eppure se non dovesse arrivare Sarri, si rischierebbe di ripetere l’estate del 2016 con Bielsa. I laziali lo attendono al varco con la sua scelta: stavolta non c’è un Inzaghi da far risalire dalla Primavera, al massimo Rocchi dagli Allievi con un’esperienza addirittura più ridotta. E nemmeno gli ex Liverani e Nesta potrebbero addolcire l’amaro in bocca. Sarri sembra l’unica strada.

Pereira, quel vice di Villas Boas che studia Sacchi e legge Coelho e Pessoa

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