San Siro non sarà demolito. Lo ha deciso la Commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia, che ha ufficialmente avallato la proposta della Soprintendenza, che riconosceva un valore e un interesse culturale per il secondo anello del Meazza. Si è definitivamente spento quindi il sogno di Inter e Milan, che volevano abbattere lo stadio per costruire insieme la propria nuova casa, più moderna e al passo con i tempi. Il vincolo posto dalla Soprintendenza sul secondo anello è stato però confermato dalla Commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia, che ha quindi chiuso a ogni possibilità di abbattimento dell'impianto.
«Esaminata la documentazione tecnica allegata, acquisito il parere della Soprintendenza per la Città Metropolitana di Milano e i relativi allegati», si legge nel verdetto, «la Commissione ha espresso all’unanimità parere positivo di sussistenza dell’interesse culturale per il secondo anello dello Stadio di San Siro, in vista di futura verifica ex art. 12 del D.
La decisione era nell'aria da tempo e infatti i due club si sono già mossi per individuare terreni edificabili su cui far sorgere i propri nuovi stadi. L'Inter ha già scelto Rozzano, mentre il Milan sembra indirizzato verso San Donato. ll futuro di San Siro invece resta incerto, con il Comune di Milano che, una volta terminato il "trasloco" delle due squadre, dovrà gestire in prima persona la gestione e la manutenzione dell'impianto.