Roma, Santon: «Sono qui per rinascere». Mirante: «Questo club è un punto d'arrivo»

Roma, Santon: «Sono qui per rinascere». Mirante: «Questo club è un punto d'arrivo»
di Gianluca Lengua
4 Minuti di Lettura
Venerdì 13 Luglio 2018, 13:21 - Ultimo aggiornamento: 15:53

La Roma presenta il secondo portiere Mirante e l'esterno di difesa Santon, altri due nuovi acquisti di giugno, carichi di entusiasmo e buoni propositi. 

Conferenza stampa Mirante

La Roma. «Rappresenta un punto d’arrivo importante per me, ma anche un’ambizione e un confronto con una grande squadra. Ho fatto il settore giovanile in una squadra importante, ora ci arrivo da uomo ed è motivo di grande soddisfazione. Ho voglia di lavorare ho voglia di dimostrare».  

Savorani. «Sicuramente i miglioramenti dei portieri passati qui sono sotto gli occhi di tutti. È un allenatore che pretende tanto, è esigente, però allo stesso tempo dà grande attenzione alla tecnica, è una cosa che piace a me, è la base di ogni grande portiere. La crescita di Alisson è una conferma a tutto questo. Sicuramente ha avuto un grande impatto su di me, sia a livello tecnico che personale. Sta a me mettermi a disposizione e in discussione su alcuni metodi che sono cambiati rispetto agli anni precedenti. Il mio approccio sarà la disponibilità verso di lui».

Non essere titolare. «Durante la stagione ci sono tante partite, il mio atteggiamento verso il lavoro quotidiano non deve cambiare. Il mio ruolo deve condizionarmi ancora meglio per approcciarmi alla partita settimanale». 

Vicino alla Roma. «C’è stato un avvicinamento quando c’è stato il fallimento del Parma e poi l’estate scorsa, ma nulla di che. La cosa concreta è stata questa sessione di mercato, è stata una grande opportunità, una cosa che ho voluto fortemente e non ho aspettato altro».

Chi lo ha colpito. «È una squadra che va forte, ha avuto un grande atteggiamento e impatto. Nessuno si risparmia, nei giovani c’è tanta qualità e da questo punto di vista la Roma ha grande prospettiva specialmente per i ragazzi giovani che sono stati presi. Questi ragazzi, magari, rispetto alla mia generazione sono un passo avanti e riescono ad essere competitivi ad alti livelli».  

L’esperienza. «Guardando quello che ha fatto lo scorso anno posso trasferirgli poco e niente. In me Alisson potrà trovare un compagno con cui confrontarsi, che ha tante partite in Serie A e nella gestione di alcune cose. Ci sono momenti in cui un portiere ha bisogno di una spalla e io posso essere quello per lui, sono ancora giovane per dare un contributo. So quello che devo fare qui e mi fa avere l’ambizione come se giocassi tutte le domeniche»


Conferenza stampa Santon

La Roma. «È un motivo di rinascita e di riscatto. Sono venuto qui per dimostrare a tutti di quanto posso dare». 

Il ruolo. «Alla Roma ci sono grani giocatori, ho giocato in passato sia sinistra che a destra. Non ho preferenze, quello che devo fare è allenarmi forte e con la voglia di tornare a far vedere quello che ho fatto in passato. Sono qui per dare il massimo e per ritagliarmi un posto importante nella squadra». 

La Nazionale. «Reputo Mancini un allenatore bravo, merita di stare in Nazionale. La cosa più importante è fare bene nel club dove giochi. La convocazione deve essere un premio per quello che fai nella squadra. Se le prestazioni saranno all’altezza, magari ci sarà una possibilità».

Le critiche dei tifosi interisti. «Il rapporto con gli interisti è il passato. Ci sono state alcune incomprensioni, ma le ho già dimenticate. Con i tifosi della Roma è stato un bell’approccio. Non so se tutti sono felici del mio arrivo, ma sono stato molto contento specialmente ieri durante l’allenamento al Tre Fontane dove mi hanno applaudito. Sono felice e so che per loro la Roma è un qualcosa che va oltre. Proverò a dare tutto me stesso e spero di dimostrarlo sul campo che è l’unica cosa che conta».

Spalletti. «I rapporti con lui sono stati sempre buoni, abbiamo sempre parlato con sincerità. È un allenatore che ha lavorato bene, con mi trovavo bene ma ci sono state delle situazioni che mi hanno portato a questo cambiamento. Avrò modo qui a Roma di conoscere bene anche Di Francesco, in questo inizio di ritiro sta procedendo tutto molto bene». 

Gli infortuni al ginocchio. «Posso giocare tutte le partite, ogni tre giorni. Sono un calciatore come altri ho avuto degli interventi al ginocchio e quindi ogni tanto devono stare attento. Non vuol dire saltare una partita ogni tre giorni ma magari riposare una seduta. Il ginocchio sta bene, io mi sento bene e se ci dovesse essere bisogno di fare tre o quattro partite ogni tre giorni non c’è problema». 

Interesse della Roma in precedenza. «C’è stato qualche contatto quando sono andato in Inghilterra e quando sono tornato all’Inter».

© RIPRODUZIONE RISERVATA