È festa allo stadio Tre Fontane dove la Roma batte l’Inter 1-0 e passa in finale di Coppa Italia. La rete del greco Keramitsis regala il pass ai giallorossi che giocheranno il 25 aprile a Salerno contro la vincente tra Fiorentina e Genoa (oggi ore 17). Impianto tutto esaurito e spettatori di eccellenza come José Mourinho e il vicepresidente Ryan Friedkin, entrambi molto interessati ai giovani in campo che rappresentano il futuro del club. Non è un caso se a segnare di testa su cross di Oliveras sia stato proprio un giovane che José ha integrato in prima squadra e portato in panchina contro Udinese, Lecce, Fiorentina, Sassuolo e Sampdoria. Non ha ancora esordito in Serie A, anche perché il suo ruolo di centrale di difesa è occupato da tre titolarissimi, ma il fatto che Mou lo abbia scelto per farlo crescere tra i grandi significa che ha le doti per una carriera ad alti livelli.
Settore giovanile d’eccellenza
Ed esattamente questo lo scopo del settore giovanili coordinato da Vincenzo Virgine: il dirigente ha impostato tutto il lavoro ponendo principalmente l’attenzione sulla crescita dell’individuo sotto il profilo atletico e psicologico. Attraverso dei test vengono analizzati tutti i calciatori del settore giovanile e per ognuno viene stilato un programma d’allenamento specifico, nutrizionale e accompagnato nel suo percorso, se necessario, da psicologhe che recentemente il club ha introdotto stabilmente nello staff. L’obiettivo è formare un calciatore pronto per la prima squadra che il tecnico possa utilizzare non solo negli allenamenti, ma anche in partite ufficiali. Questo processo è stato possibile solo grazie alla disponibilità di José Mourinho che non ha avuto timore a lanciare giovani come Zalewski, Bove, Tahirovic o Faticanti.
Tre derby vinti su tre
Domenica scorsa le categorie giovanili della Roma hanno anche vinto tre derby su tre. Si tratta della squadra Under 15 allenata da Scala (2-3), gli Under 16 Falsini (0-4) guadagnandosi il primato in classifica e gli Under 18 di Tanrivermis (0-2).