Con il ritorno al 4-2-3-1 nell’ultima amichevole portoghese contro il Waalwijk (solo 45 minuti), Nicolò Zaniolo ha dato segnali di risveglio. Evidentemente la posizione di esterno nei tre della trequarti gli calza meglio di quella da seconda punta accanto ad Abraham. Il 22 giallorosso ha tirato fuori dal suo repertorio le percussioni sulla fascia, dando prova di quanto la sua fisicità possa fare la differenza. Da esterno ha saltato più volte l’uomo e fatto un assist, è andato al tiro quando ha potuto ed è anche rientrato in difesa. Insomma, la vecchia posizione che gli aveva cucito addosso Di Francesco nel suo 4-3-3 quando lo ha fatto esordire, appare la più congeniale alle sue caratteristiche.
Il cambio di modulo non è in programma
Mourinho certamente lo ha notato, ma cambiare modulo per un solo calciatore non è in programma.
Zaniolo e il rinnovo
Anche perché farcela significherebbe dare un messaggio a tutti quei club che vorrebbero acquistarlo la prossima estate. La trattativa per il rinnovo del contratto (scadenza giugno 2024) è in alto mare. Tiago Pinto e il procuratore di Nicolò Claudio Vigorelli ancora non hanno trovato la quadra, una situazione che di fatto mette il giocatore sul mercato in vista dell’estate. Lo scorso anno il prezzo fissato era di 50 milioni, troppo per chiunque anche perché Zaniolo non aveva dato ancora dimostrazione di essere un attaccante che meritasse un investimento del genere. Adesso avrà a disposizione sei mesi per far cambiare idea alla Roma a cui chiede 4 milioni a stagione, oppure, convincere altri club a puntare su di lui. A prescindere dal modulo.