Roma, Monchi: «Il rendimento della squadra non può dipendere dall'arrivo di Mahrez»

Foto Tedeschi
di Gianluca Lengua
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Giovedì 3 Agosto 2017, 13:53 - Ultimo aggiornamento: 14:45

Il direttore sportivo della Roma Monchi ha affiancato in conferenza stampa Lorenzo Pellegrini. Con l’occasione ha risposto ad alcune domande di mercato, ecco le sue dichiarazioni:
 
Pellegrini. «Ci può dare molto. È un calciatore maturo che aveva già una maturità calcistica che è migliorata al Sassuolo. Abbiamo altri giocatori a centrocampo, lui ci può dare molta sostanza visto che spicca sotto tutti i punti di vista. È un ottimo acquisto». 
 
La squadra. «Ho avuto buone sensazioni, stiamo percorrendo il cammino per fare quello che chiede l’allenatore, ci vorrà tempo ovviamente. Avere affrontano tre squadre come Psg, Tottenham e Juventus è stato importante perché sono squadre che mantengono la loro struttura e hanno lo stesso allenatore, mentre noi abbiamo cambiato e ci siamo rinnovati. Siamo riusciti a giocare alla pari e per me è motivo di soddisfazione».
 
Mahrez. «La situazione non è cambiata assolutamente rispetto a quando ne avevamo parlato negli Stati Uniti durante la presentazione di Moreno. Mi piacerebbe fare due riflessioni: una squadra come la Roma che può vantare di avere calciatori del calibro di Pellegrini, Strootman, Nainggolan, Dzeko, Fazio, Kolarov, ecc. non può pensare che il proprio rendimento dipenda dall’arrivo di uno specifico calciatore esterno destro. La garanzia è il collettivo. Il secondo messaggio che voglio dare: se il primo era un po’ conformista, il secondo è ambizioso. Non so se arriverà Mahrez o un altro giocatore, ma chiunque arrivi sarà in grado di aggiungere qualità a una squadra già dotata di grande qualità». 
 
Rinnovo Manolas. «Ho parlato con Kostas, e gli ho trasmesso la nostra idea. I tempi li detterà il club, in ogni caso lui ha fiducia nel club e la società merita la fiducia dimostrata con Strootman, De Rossi e Nainggolan. I tempi li detta il club ma con una fiducia reciproca». 
 
Emre Mor e Cuadrado. «Oggi è Emre Mor, ieri era Rodrigo Caio, non mi piace rispondere nome per nome. Tutti i nomi fatti sono giocatori interessanti, potenziali obiettivi della Roma. Ma è importante mantenere nel mio lavoro una certa discrezione per non creare confusione. Per quanto riguarda i giocatori in uscita, stiamo cercando delle soluzioni per Gyomber, Vainqueur, Castan e Iturbe. In alcuni casi siamo vicini a delle soluzioni, in altre più lontani ma manca un mese di tempo. Mi preme dire che stiamo parlando di persone e non si tratta di obbligare nessuno ad andare in una destinazione eventualmente non gradita, ma che deve nascere tutto da una scelta condivisa».
 
Esterno anche con piede destro. «Più che il piede, che preferiamo mancino, è il profilo del giocatore. Per il modo di giocare del mister – un esterno che tenda anche ad accentrarsi – sarebbe preferibile per un mancino, ma potrebbe anche essere un destro con una naturale tendenza ad accentrarsi. Un profilo che esiste sul mercato».
 
Il difensore centrale. Parlo ogni giorno con Eusebio e ogni passo lo faccio in accordo con il mister. La priorità è l’esterno, poi avremo due amichevoli in Spagna e successivamente vedremo se ed eventualmente avremo bisogno di migliorare la rosa. Tutte le scelte in totale condivisione del mister».
 
La clausola di Pellegrini. «No posso spiegarla, è privata. Si può dire che è una clausola che cambia in base al suo rendimento. Sono convinto che Lorenzo resterà qui per altri anni».
 

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