Iturbe: «Roma, Fonseca ha grandi idee: dagli tempo e vincerai»

Iturbe: «Roma, Fonseca ha grandi idee: dagli tempo e vincerai» (foto TEDESCHI)
di Eleonora Trotta
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Martedì 5 Maggio 2020, 09:30 - Ultimo aggiornamento: 11:13
L’Italia sempre nel cuore. E chissà, forse anche nel futuro. I sentimenti e le ambizioni di Juan Manuel Iturbe si sovrappongono anche a quattro mesi da quell’incredibile 31 gennaio. Quel giorno l’ex attaccante della Roma aveva fatto le visite mediche con il Genoa. Poi l’affare è saltato ed è arrivata la firma con il Pachuca. «Sono mancati i tempi tecnici. Era l’ultimo giorno di calciomercato e il club rossoblu non era riuscito a vendere alcuni attaccanti. Fisicamente stavo bene. Conservo un ottimo ricordo dell’Italia e ho una voglia matta di rientrare».
Le offerte non le mancano.
«Per fortuna, ci sono tanti club della Serie A che mi cercano. Spero quindi di poter realizzare presto il mio sogno». 
Gli aggiornamenti sono quasi quotidiani.
«Ho diversi amici che mi informano sulla situazione italiana. Anche qui in Messico il calcio è fermo, ma non abbiamo vissuto un lockdown rigido come quella vostro. Ora aspettiamo novità. Di certo ci attende un lungo periodo con le porte chiuse». 
Con chi è rimasto in contatto?
«Mi sono sentito con De Rossi quando è andato al Boca. Era quello che desiderava, con me e Paredes ne parlava spesso. Il calcio argentino è unico. Non voleva fare una scelta di soldi, ma semplicemente realizzare la sua aspirazione. So che sta studiando per diventare allenatore. Può imparare tanto dal padre, poi Daniele è un ragazzo intelligente e sensibile. Ama il calcio e sicuramente si farà trovare pronto anche come tecnico».
È stato uno dei giocatori più forti che ha avuto modo di conoscere?
«Sì, sono stato molto fortunato ad aver condiviso lo spogliatoio con lui e Totti. Mi hanno permesso di imparare tanto. Tra l’altro a Daniele piace molto stare con i giovani. È sempre stato un punto di riferimento». 
A proposito di tecnici, chi l’ha impressionata maggiormente?
«Luciano Spalletti. Ha un carattere molto forte ed è stato davvero bravo a Roma. Mi hanno colpito tanto il suo modo di allenare e il suo relazionarsi con i giocatori».
Ha conosciuto anche Paulo Fonseca.
«Al Porto, ma all’epoca ero molto giovane. Anche lui stabilisce subito un feeling con i calciatori. Ha le idee giuste ma bisogna dargli tempo. Se avrà la possibilità di lavorare, sicuramente potrà ottenere risultati importanti».
Rimpiange di non esser riuscito ad esprimere le sue potenzialità con la maglia giallorossa?
«Per me giocare con la Roma era come indossare la maglia del Barcellona o del Real. Ci tenevo tantissimo. Ed ero partito bene: il gol contro la Juve, quello in Champions... Insomma, la testa era quella giusta. Ma poi ho avuto un infortunio difficile e non sono più riuscito ad esprimere tutte le mie qualità. Il ricordo più bello? Sicuramente la rete nel derby. Segnare contro la Lazio e andare in Champions era un mio obiettivo. Quel giorno mi sono commosso».
 
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