La cautela è d'obbligo quando si parla di Paulo Dybala. José Mourinho fa un passo indietro rispetto all'ottimismo che trapelava nelle ultime ore. C'è chi pensa alla classica pretattica, altri provano a fidarsi non sapendo ancora se alla fine potrà giocare contro il Feyenoord. Negli ultimi due giorni si è allenato con la squadra, ma i risultati non sono stati particolarmente indicativi: «La grande questione è se sta bene o non sta bene. È una situazione difficile. Se è in dubbio rimarrà sempre in dubbio». Le sedute svolte fino ad oggi sono state troppo blande, oppure, come quella di ieri, incentrate sulla tattica e quindi con un dispendio di energie controllato.
ULTIMO PROVINO
Questa mattina a Trigoria, invece, Paulo sarà sottoposto a uno stress test per capire se l'adduttore destro è completamente guarito anche sforzandolo a ritmi elevati. Mourinho vuole essere certo che abbia 90 minuti nelle gambe, al contrario lo metterà in panchina. Da questa scelta dipenderà la formazione anti-Feyenoord. Se la Joya non accuserà dolori nel provino, partirà certamente titolare sulla trequarti accanto a Pellegrini. È un imprescindibile, soprattutto quando è vitale segnare due gol senza subirne per accedere al prossimo turno.
L'ALTRO DUBBIO
Questa sera il reparto offensivo dovrà fare la differenza come non è successo per l'intera stagione. E così, oltre al dubbio legato a Dybala c'è anche quello relativo al centravanti.
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