Dodici gol della scorsa stagione, contro i sei di questa nelle prime cinque giornate, ma con Dybala in più nel reparto offensivo. Qualcosa non torna nell’attacco romanista in cui la Joya ha messo segno due reti (contro il Monza) e Abraham una nel pareggio con la Juventus. Il resto è farina del sacco di Cristante, Smalling e Ibanez. Due difensori e un centrocampista. Restano a secco Pellegrini e Zaniolo. Il capitano è forse vittima del ruolo “ballerino” a cui Mourinho lo costringe tra la trequarti e il centrocampo. Un’emergenza nell’emergenza visti gli infortuni. Nicolò, invece, ha subìto una lussazione alla spalla nella seconda di Serie A con la Cremonese che lo terrà in infermeria almeno fino al match con l’Atalanta (domenica 18 settembre). Ed è forse la sua assenza ad incidere (negativamente) sulle performance del reparto offensivo che risulta essere quello più in difficoltà tra le big di Serie A. Con 6 reti in totale si attesta al nono posto in classifica sotto a Napoli, Inter, Milan Juventus, Lazio, Atalanta, ma anche Salernitana e Udinese.
Non erano certamente queste le premesse in tempi di calciomercato, quando Dybala ha infiammato la città sponda romanista e Abraham ha concluso la scorsa stagione con 27 reti all’attivo. A dare assistenza al reparto in affanno è arrivato Andrea Belotti, che ancora non ha i 90 minuti nelle gambe. Mourinho sta cercando di accorciare i tempi, facendolo giocare gradualmente sempre di più. Partirà titolare in Bulgaria contro il Ludogorets per via della contusione di Abraham alla spalla sinistra.