Il futuro di Paul Pogba si decide domani a Roma. La trasferta più delicata della sua carriera non si giocherà all’Olimpico ma nei laboratori dell’Acqua Acetosa, dove sarà testato anche il campione B prelevato nel controllo antidoping dello scorso 20 agosto a Udine. Controanalisi richieste dallo stesso giocatore, alla presenza dei suoi avvocati e dei periti di parte, per rilevare unicamente tracce di testosterone, sostanza alla quale il francese è risultato “non negativo” un mese e mezzo fa.
L’esito è atteso nelle prossime ore, probabilmente entro la giornata di venerdì, e le possibilità che possa smentire il primo controllo a Udine sono ridotte al minimo.
Paul dovrà decidere se patteggiare (con possibilità di uno sconto non superiore alla metà della proposta di squalifica della Procura Antidoping) oppure andare a processo. Dopo la sospensione cautelare e il blocco dello stipendio (previsto dall’art. 5.5 dell’accordo collettivo), la Juve è in attesa dei risultati delle controanalisi per procedere alla risoluzione di contratto, con un risparmio di 30 milioni fino al 30 giugno 2026.