Pastore spera in un posto, ma davanti si parla spagnolo con Pedro, Perez e Mayoral

Pastore spera in un posto, ma davanti si parla spagnolo con Pedro, Perez e Mayoral
di Stefano Carina
3 Minuti di Lettura
Sabato 3 Aprile 2021, 07:30

Nel pomeriggio, la Roma torna a parlare spagnolo. Quattro in campo (Pau Lopez, Pedro, Carles Perez e Mayoral) più Pastore, che spagnolo non è ma comunque ha lo stesso idioma. L’argentino spera di trovare spazio a partita in corso. Se non sarà oggi, magari nelle gare successive che attendono la Roma. Non sono poche: 5 in 15 giorni, 6 in 23. Intanto la Piazza di Spagna di Trigoria torna a popolarsi. L’ultima volta che era accaduto, a Kiev, erano addirittura in 5. Oggi, assente Villar per squalifica, se Pedro (favorito) vincerà il ballottaggio con El Shaarawy, Paulo tornerà a schierarne almeno 4. Singolare, però, che la curiosità maggiore la desti Pastore. Lui che da 279 giorni guarda gli altri giocare (ultima gara: 10 minuti il 28 giugno contro il Milan a San Siro), potrebbe avere una chance in corsa. Del resto, la Roma falcidiata dalle assenze, dai calciatori che stanno provando a recuperare e da altri che non possono essere spremuti sino al 90’ pensando all’impegno di giovedì contro l’Ajax, potrebbe anche avere bisogno di lui. Javier fa sapere di essere pronto: «Ho dimenticato l’infortunio, mi sento bene e sto bene», ha detto ai media argentini. Finalmente non sente più dolore all’anca operata ad agosto e ormai è rientrato stabilmente nelle convocazioni di Fonseca. Con quella di oggi sono 10 consecutive. In nove, la speranza di entrare, assaporare anche per pochi minuti la sensazione di sentirsi nuovamente calciatore, è venuta meno. Le ultime gare di campionato (in Europa League non figura nella lista) sono state quasi sempre combattute: vittorie di misura, pareggi da sbloccare o sconfitte da rimediare. L’unica partita nella quale avrebbe potuto avere un minimo di passerella era quella con l’Udinese che tuttavia è stata disputata lo scorso 14 febbraio. Quasi due mesi dopo, Pastore torna a sperare. Stavolta con più convinzione, con la speranza prima o poi di debuttare in stagione. 
FUTURO SEGNATO 
Non che abbia speranze di riscrivere il suo futuro.

A Trigoria intendono liberarsi del suo ingaggio mostre (4,5): il futuro è segnato. Il primo a saperlo è proprio Pastore: «La mia situazione con il club non è facilissima. A giugno si riaprirà tutto e vedremo cosa succederà visto che ho ancora 2 anni di contratto - le sue parole riportate da “MundoD” - Il mio desiderio di tornare in Argentina c’è sempre ma voglio arrivarci bene, giocare e sentirmi importante». L’Huracan è in prima fila ma non ha i soldi per accontentarlo. Per questo motivo l’opzione Mls (dove l’Atlanta dell’ex giallorosso e connazionale Heinze fa sul serio) è un’opzione da tenere in considerazione. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA