LA PARTITA Due novità nello scacchiere di Nicola: l’esordio di Soumaoro in difesa e l’impiego, a distanza di un mese dall’ultima volta, di Radovanovic dall’inizio in mediana. Maran rispolvera Cacciatore per la fascia destra e sposta Faragò sulla linea dei centrocampisti. Entrambi saranno presto sostituiti, il primo dopo 24 e il secondo addirittura dopo 9 minuti, a causa di infortuni rispettivamente da Mattiello e Walukiewicz.
Genoa e Cagliari si affrontano a viso aperto in primo tempo dove le occasioni da rete si enumerano con il contagocce e a far notizia sono soprattutto tanti rudi contrasti. Dopo pochi minuti, Joao Pedro si fa strada sulla trequarti prima di scaricare un bolide respinto con difficoltà da Perin. Dall’altra parte, Ghiglione non approfitta di un doppio scivolone di Pellegrini e addirittura Cragno. L’esterno destro rossoblù si fa male al 39’ ed è sostituito da Pandev. L’esperto macedone mette presto il suo timbro alla partita: al 43’ il suo beffardo tiro-cross si infila alla destra di Cragno.
II Genoa riprende a tesser le fila della ripresa con la determinazione dei primi 45 minuti. Sanabria, in scivolata, fallisce subito il raddoppio e poi, al 57’, costringe Cragno a un super intervento. Il portiere del Cagliari si ripeterà poi su una potente conclusione di Pinamonti. La reazione ospite è flebile e affidata a inizative personali di Nainggolan e Joao Pedro facilmente neutralizzate da Perin, eccezion fatta per un velenoso colpo di testa del brasiliano al 76’ fuori d’un soffio. All’81’ Pandev potrebbe chiudere la gara ma Cragno gli dice ancora no. Chi sbaglia troppo rischia di pagare al 92’: gran tiro di Naingolan che si stampa sulla traversa prima che Joao Pedro, a porta spalancata, spedisca alto di testa. Errore incredibile, Nicola può tirare un grande sospiro di sollievo.
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