Nazionale, tentazione secondo posto: ecco perché potrebbe convenire non battere il Galles

Nazionale, tentazione secondo posto: ecco perché agli azzurri converrebbe non vincere il girone
4 Minuti di Lettura
Giovedì 17 Giugno 2021, 20:31 - Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 19:01

La tentazione del secondo posto. Per una Nazionale azzurra che ha invertito la tendenza tecnica e i luoghi comuni, incollando alla tv oltre 13 milioni di tifosi e rivelandosi all'Europa del calcio come la portabandiera del gioco offensivo, pensare di perdere apposta domenica contro il Galles all'Olimpico è improponibile. «Vogliamo vincere anche l'ultima partita», hanno infatti detto in coro Mancini e i suoi dopo la qualificazione anticipata agli ottavi di Euro 2020. Però resta il paradosso del tabellone: arrivare secondi nel girone invece che primi sarebbe addirittura più conveniente, visti gli incroci.

Italia-Galles, probabili formazioni, orario e dove vederla. Turnover per Mancini, dentro Toloi e Chiesa

Italia, il tweet di Locatelli

Tornata nella notte a Coverciano, e subito da stamattina al lavoro per il recupero da infortuni e fatiche, la nazionale di Mancini prepara l'ultima partita del suo gruppo dopo aver vinto le prime due 3-0. «Buongiorno Italia», ha twittato Locatelli, con un semplice messaggio di felicità assoluta dopo la doppietta di ieri.

Locatelli e lo sfottò a Cristiano Ronaldo: l'attaccante sposta la Coca-Cola, ma il siparietto è tutto da ridere

I possibili incroci

Ma la testa è già proiettata al dopo. «Vogliamo arrivare in finale», ripete con fiducia il ct. Per farlo, bisognerà incontrare le grandi. Gli incroci del tabellone propongono due strade. Quella da prima del girone prevede tappa a Londra il 26 per gli ottavi, ed eventualmente a Monaco ai quarti il 2 luglio: gli avversari sarebbero rispettivamente Ucraina o Austria, e poi presumibilmente il Belgio, capace stasera di una rimonta sulla Danimarca che l'aveva messa in crisi.

In caso di secondo posto, stesse date ma sedi diverse (Amsterdam e Baku). Soprattutto, cambierebbero gli avversari: prima una tra Danimarca, Finlandia e Russia, poi in caso la probabilità dice Olanda. Avversari più abbordabili, insomma, e la logistica cambia di poco (la nazionale fino a eventuali semifinali farà sempre ritorno a Coverciano). Arrivare secondi porterebbe inoltre l'Italia dalla parte del tabellone dove la Francia favorita non pensa di andare, fino alla finale. L'incrocio, semmai, sarebbe con Germania o Portogallo, tra le favorite ma non così superiore come i Bleus.

Il turn over

«Sono nazionali più avanti, ma nel calcio tutto può succedere», la convinzione di Mancini, che si aspetta una crescita della sua nazionale e soprattutto il rientro di Verratti, testato nella partitella di oggi a Coverciano contro una giovanile della Cremonese. A Firenze, il primo controllo medico della giornata è stato quello per Chiellini. Il problema muscolare non sembra serio, il recupero è per gli ottavi: per lui non vale rischiare, così come con ogni probabilità per il centrocampista del Psg che ieri non è andato neanche in panchina. Certo, l'esplosione di Locatelli rimescola completamente le carte del centrocampo, dove anche Barella ammette il rischio di esser cambiato.

A conti fatti, tra necessità di far riposare i "titolari", problemi fisici e assortimenti di ruolo, contro il Galles l'Italia dovrà cambiar pelle, e consistentemente. Detto di Chiellini e Verratti, c'è Spinazzola che contro la Svizzera ha tirato il freno per non ricadere nei vecchi problemi muscolari, Locatelli e Berardi così in forma sembrano da preservare, e allo stesso modo rischiare Jorginho - unico regista centrale rimasto, dopo il forfait di Sensi - sarebbe un azzardo. Se poi davvero Immobile ha conquistato tante posizioni su Belotti, possibile che tocchi anche a lui un po' di riposo in vista della fase a eliminazione diretta.

A conti fatti, i cambi potrebbero essere 6 o 7. A Euro 2016, l'Italia di Conte lanciata verso gli ottavi giocò a Lille contro l'Irlanda cambiando mezza squadra e più: risultato, grande agonismo degli avversari e innocuo ko. Un precedente illuminante. Ma sul quale l'Italia di Mancini, votata al bel calcio e alla leggerezza, non pensa in alcun modo di fare speculazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA