Forse è veramente più importante per il Napoli, come sostiene Allegri alla vigilia, ma lo scontro diretto del Maradona rischia di ribaltare le prospettive del girone di ritorno. Comunque vada. Il Napoli ha la possibilità di ristabilire il +10 sui bianconeri, mentre una vittoria rilancerebbe la Juve a -4, allungando la striscia a 9 vittorie consecutive. L’esperienza di Allegri e Spalletti suggerisce prudenza su entrambi i fronti, parte in quarta Max e non ha dubbi sul ruolo di favorito. «Penso sia molto più importante per loro che per noi, ho grande stima di Luciano, è talmente buffo e divertente che ogni tanto litighiamo come l’anno scorso. Io invece non sono allenatore, faccio questo mestiere per sbaglio, dovevo fare un’altra roba…Spalletti è il migliore ad allenare e ad insegnare. Lo ha fatto a Roma, a Milano. Due mesi fa nessuna pensava che la Juve arrivasse a questa partita in queste condizioni, loro sono favoriti e lo dice la classifica: sono forti tecnicamente, sono ben allenati».
INTENSITA’ «Noi dobbiamo giocare con grande tecnica, intensità. È difficile, uno scontro diretto contro la squadra più forte del campionato. È una bella sfida da giocare, bisogna essere bravi, avere entusiasmo e voglia di giocarla.
RECUPERI «L’atteggiamento è cambiato e bisogna continuare su questa strada. I rientri dovrebbero essere imminenti: prima di Monza in Coppa Italia difficilmente ritroveremo gli indisponibili, mentre con l’Atalanta magari qualcuno potrà essere a disposizione. Cuadrado da martedì dovrebbe essere con la squadra, stanno decisamente tutti meglio e siamo fiduciosi. Chiesa? Se fossi certo che anche domani a partita in corso fa la differenza, lo farei entrare dalla panchina. Non ho la palla magica però».
PUNTI PERSI «È inutile pensare a quelli, dobbiamo guardare avanti. Quanto fatto fino ad oggi sono risultati buoni, importanti, ma domani è un’altra partita. Nel calcio c’è una regola: quello che fai il giorno dopo non conta più. Dobbiamo pensare a lavorare, avere il profilo basso e continuare in questo percorso di crescita: l’obiettivo finale in campionato sono i primi 4 posti».