Mourinho-Friedkin, segnali di disgelo: stasera c'è lo Spezia. Pellegrini e Dybala dal primo minuto

L’Olimpico avrà occhi solo per Mourinho, che squalificato non sarà in panchina

Mourinho-Friedkin, segnali di disgelo: stasera c'è lo Spezia. Pellegrini e Dybala dal primo minuto
di Stefano Carina
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Domenica 4 Giugno 2023, 08:23 - Ultimo aggiornamento: 5 Giugno, 09:00

ROMA All'improvviso non vuole mancare più nessuno. Pellegrini, nonostante i colpi ricevuti a Budapest, giocherà con un'infiltrazione. Dybala, uscito stremato dopo i 68 minuti disputati alla Puskas Arena, ha dato la sua disponibilità per partire dall'inizio. Anche perché in tribuna ci sarà l'agente Antun che poi si fermerà in città per parlare con la società. Mancini, con il morale sotto terra per l'autogol e l'errore dal dischetto che ha indirizzato inevitabilmente la gara, non si tirerebbe indietro per nulla al mondo. C'è poco da fare: ormai nel dna della Roma c'è molto di Mourinho. Che pur consapevole delle difficoltà - fisiche e psicologiche - della squadra, non vuole trasformare l'ultimo round del campionato in una malinconica passerella, fatta di saluti e ringraziamenti. In palio, del resto, c'è la partecipazione alla prossima Europa League che l'Olimpico, al 33° sold-out consecutivo (e oltre trentamila fedelissimi che hanno già rinnovato l'abbonamento per la prossima stagione), si augura possa essere disputata con José ancora al timone. Anche ieri il gioco a distanza tra il portoghese e Dan Friedkin non ha prodotto reali effetti.

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PROVE DI DIALOGO

I due, entrambi a Trigoria, si sono incrociati nuovamente.

Il presidente, infatti accompagnato dal figlio Ryan, ha assistito a parte della seduta. Ma vien da sé che un conto è parlarsi per qualche minuto, un altro mettersi seduti e pianificare il futuro. I segnali di disgelo comunque ci sono. Era tempo che la proprietà non si affacciava sul campo di gioco. Anche perché l'impressione è che Europa League o Conference possa rappresentare una differenza per la proprietà americana. Sia a livello d'introiti quanto per un discorso legato agli sponsor, soprattutto dopo la rottura avvenuta con Digitalbits. Battendo lo Spezia, la Roma sarebbe certa di partecipare di nuovo alla seconda competizione continentale per club. Con un pareggio o una sconfitta e se la Juventus dovesse battere l'Udinese, per i giallorossi potrebbero aprirsi le porte della Conference (sempre in attesa di eventuali decisioni della Uefa che potrebbe comunque decidere di escludere i bianconeri per un anno dalle competizioni europee).

 

Meglio quindi non rischiare. Anche perché il cammino appena concluso, pur non essendo paragonabile alla Champions (la cui sola partecipazione garantisce una quarantina di milioni), ha comunque regalato 25 milioni, ai quali aggiungere la rivalutazione del brand. Con le due finali negli ultimi due anni, questo ha aumentato il proprio valore di 80 milioni.

MANCANZA DI ALTERNATIVE

La sensazione è che il matrimonio andrà avanti. Che poi lo faccia perché non ci sono sirene tali da far voltare le spalle a Mourinho è un altro discorso. Il Psg, una volta salutato Galtier, sembra aver dirottato le proprie mire su Luis Enrique che tuttavia, almeno per ora, è un po' come la Sora Camilla, molto nota da queste parti. Ancelotti, lusingato dal Brasile, vorrebbe restare almeno un altro a Madrid e dalle ultime dichiarazioni parla come se abbia già ricevuto delle rassicurazioni. Uno scenario che gioca a favore di una permanenza di José. Che poi possa tenere il broncio, alzare la voce in pubblico, lamentarsi o iniziare in modo sibillino a farsi immortalare con i piedi sul tavolo, aspettando rinforzi dal mercato, è una questione che a Trigoria hanno messo già in preventivo. Oggi intanto l'Olimpico, pur assente in panchina, gli tributerà il proprio omaggio. Un modo per far capire ai Friedkin, se ancora ce ne fosse bisogno, che il popolo romanista è tutto schierato dalla parte di Mourinho.
 

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