Milan-Pioli, è solo la prima tappa per il futuro. Adesso sotto con Maldini, Ibrahimovic e Donnarumma

Milan-Pioli, è solo la prima tappa per il futuro. Adesso sotto con Maldini, Ibrahimovic e Donnarumma
di Salvatore Riggio
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Mercoledì 22 Luglio 2020, 12:30
Lo stupore a fine gara di Ibrahimovic, mattatore con la doppietta rifilata al Sassuolo, la dice tutta sullo felicità dei giocatori del Milan per la notizia del rinnovo del contratto, fino al 2022, di Stefano Pioli, artefice delle sette vittorie nelle nove gare post lockdown. Una conferma meritata sulla quale il club di via Aldo Rossi deve costruire il proprio futuro, partendo da un allenatore preparato, che con i suoi metodi ha saputo riaccendere la scintilla nel cuore del Diavolo. Arrivato a scalare posizioni in classifica, fino al quinto posto, in attesa del match della Roma contro la Spal. Pioli è riuscito nell’impresa di far fare marcia indietro all’ad Ivan Gazidis, che aveva sondato il terreno con Ralf Rangnick, ma aveva sempre negato pre accordi scritti col tedesco. Tanto che qualche mese fa aveva pagato dazio Zvonimir Boban: il croato aveva svelato il retroscena sulla presenta trattativa, arrivando ai ferri corti con i rossoneri. Ora, però, la conferma di Pioli non deve arrestare la macchina che si è messa in moto per costruire il Milan di domani. Sono diverse le tappe. In primis, risolvere i dissidi interni tra Gazidis e il direttore tecnico, Paolo Maldini. Hanno vedute differenti in sede di mercato, ma se i due riusciranno a trovare dei compromessi, non è detto che l’ex bandiera non possa restare in società con gli stessi compiti (anche perché appunto Rangnick non ha voluto ricoprire solo il ruolo di direttore tecnico e si è defilato, intuendo ormai che Pioli sarebbe stato confermato). In secondo luogo, la situazione legata a una possibile riconferma di Ibrahimovic. Giocatore e club si incontreranno al termine della stagione. Le parole del ds Frederic Massara sullo svedese («Vedremo se ci saranno i presupposti per proseguire, il contributo che ha portato è indiscutibile, ha trasformato la squadra e aiutato la crescita di questi ragazzi») aprono a scenari impensabili fino a qualche giorno fa. Se la visione di Ibra e del Milan sarà compatibile, non è escluso appunto che l’attaccante possa restare. Così da tre addii si passa a tre riconferme (una, quella di Pioli, è ufficiale). Tutto grazie al capolavoro del tecnico rossonero, che ha ridato vitalità alla squadra e ha rivalutato i giocatori in rosa. Fattore non meno importante. Manca solo un ultimo step: il rinnovo di Donnarumma. Arriverà tra qualche giorno nell’incontro con il club. Il portiere, che con il Sassuolo ha raggiunto le 200 gare con la maglia rossonera, vuole restare. Forte della volontà del giocatore, il Diavolo guarda al futuro con meno angosce.
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