Milan, Elliott e RedBird vincono negli Usa: niente documenti a Blue Skye

Milan, Elliott e RedBird vincono negli Usa: niente documenti a Blue Skye
di Salvatore Riggio
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Giovedì 18 Maggio 2023, 12:56 - Ultimo aggiornamento: 13:00

Fallito il tentativo di Blue Skye di ottenere la disclosure da parte di Elliott e RedBird (ex e attuale proprietario del Milan) di un’ampia documentazione sulla cessione del club rossonero, finalizzata lo scorso 31 agosto per circa 1,2 miliardi di euro. A riportare la sentenza del tribunale di New York è Calcio e Finanza. Quindi, Redbird non sarà tenuto a produrre alcun documento. Invece, Elliott dovrà limitarsi a fornire quelli di due dipendenti di New York.

Un successo importante, considerando che negli Stati Uniti il regime 1782 è storicamente molto generoso nell’accogliere le richieste di chi chiede di avere accesso a documentazioni riservate. Riepilogando su otto azioni civili promosse da Blue Skye dopo aver minacciato di bloccare la vendita del Milan nel tentativo di ottenere da Elliott un valore maggiore di quello a cui avrebbe diritto per il suo 4,27% nella holding Project RedBlack (di cui la maggior parte detenuto e controllato in virtù di capitale conferito da Arena Investors, che aveva pubblicamente condannato le iniziative giudiziarie di Blue Skye, anche tramite un’intervista a Calcio e Finanza da parte del CEO Dan Zwirn), Blue Skye è rimasta finora soccombente in due cause già archiviate (una in Italia, una in Lussemburgo), mentre nelle restanti sei non ha ancora ottenuto alcun esito.

Prosegue così lo scontro tra Blue Skye, che ha fatto ricorso a una denuncia penale formulando ulteriori accuse, e l’hedge fund di Paul Singer mentre Elliott che ha avviato un contro ricorso in risposta a queste affermazioni e continuerà a difendersi con determinazione da ciascuna delle rivendicazioni di Blue Skye in ogni giurisdizione e in ogni fase del procedimento legale.

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