Lotito: «I miei metodi sono un esempio di legalità. Le barriere? In curva ci sono reati e prostituzione»

Claudio Lotito e Igli Tare ( foto Tedeschi )
di Valerio Cassetta
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Martedì 22 Marzo 2016, 18:05 - Ultimo aggiornamento: 18:52

Lotito sale in cattedra. Il presidente della Lazio è intervenuto nel pomeriggio all'Universita Europea Pontificia di Roma, durante la lectio magistralis, tenuta in occasione dell'Open Day, giornata di presentazione dell'ateneo. Il consigliere della FIGC, durante la spiegazione, ha toccato molti temi legati all'intero sistema calcio.

Un esempio per tutti
Lotito ha sottolineato l'importanza del suo avvento nel mondo del calcio: «Sono stato sempre osteggiato e criticato, perché ho cercato di mettere dei paletti con diritti e doveri, ma sono diventato un esempio per il sistema, non soltanto per le società che rappresento (Lazio e Salernitana, ndr), ma anche per la Federazione italiana. Cerco di esaltare l’aspetto morale e combattere gli emolumenti eccessivi ai giocatori. Bisogna fare in modo che i campioni, quelli veri, lo siano non solo sul campo, ma anche nella vita per costituire un paradigma per ognuno di noi. Vogliamo trasformare il mondo del calcio in modo positivo».

 


Le barriere
Interrogato dagli studenti, il consigliere della FIGC ha ribadito la sua opinione sulle barriere divisorie, poste dal Prefetto Gabrielli all'interno delle curve dello Stadio Olimpico di Roma: «Le barriere nelle curve? Sono scelte che magari non si possono condividere, ma che bisogna rispettare. Un presidente di calcio cosa può fare se non rispettare i dettami delle autorità di pubblica sicurezza? Ci sono stati dei comportamenti che sono stati sottoposti ad autorità giudiziaria e, se ci fossimo opposti, il Prefetto avrebbe decretato la chiusura dello stadio. Su questo tema è stata fatta molta strumentalizzazione, la Curva dall'Olimpico è molto numerosa rispetto a quella delle altre città e merita una gestione diversa. Sono state fatte delle scelte legate esclusivamente alla tutela della sicurezza, quello è luogo di tutti coloro che vogliono accedere, e non è patrimonio esclusivo di nessuno».

Oddo, accordo con la Lazio? Una cavolata
Nel corso della conferenza tenuta questa mattina al Poggio degli Ulivi, l'allenatore del Pescara Massimo Oddo ha smentito seccamente le voci su un suo accordo con la Lazio, in vista della prossima stagione. «Quando le cose non vanno per il verso giusto - ha detto Massimo Oddo - si cominciano a far uscire voci inesistenti. Io ho un contratto (anche per l'anno prossimo) con il Pescara e starò qui. Non ho assolutamente firmato con la Lazio, ho un rispetto pazzesco per il Pescara e non mi sognerei mai di firmare per un'altra società. Credo in questa squadra e non mollerò mai fino alla fine. Il mio compito è quello di uscire da questa situazione. Le voci sono delle vere e proprie cavolate. La mia concentrazione sul Pescara è massima».

Attività illecite nelle curve
Il presidente della Lazio ha inoltre evidenziato il tipo di condotta messa in pratica da alcuni sostenitori all'interno dei settori popolari: «Lo stadio è diventato preda di una sparuta minoranza che condiziona la maggioranza dei tifosi, bisogna fare in modo che le persone perbene possano accedere tranquillamente all’Olimpico. In curva ci sono comportamenti non civili e lontani dallo sport. E’ documentato dal Comitato provinciale per la sicurezza che nelle curve ci sia spaccio di stupefacenti, vendita di merchandising falso, reclutamento di persone per commettere reati e prostituzione».

Rapporto sudditanza tra giocatori e tifosi

Il numero uno della Salernitana ha spiegato i motivi che hanno portato alla creazione di nuove norme per regolare il rapporto tra tifosi e calciatori: «Ai tempi del presidente Sergio Cragnotti i tifosi hanno avuto un forte peso interlocutorio con la società. Erano intesi come appassionati deformati, facevano pressioni su chi doveva essere ceduto o acquistato. I club erano tenuti in scacco dalla tifoseria che per anni hanno avuto anche il sostegno della stessa con aumenti di capitale. Oggi i ruoli si sono invertiti, i giocatori non possono neanche più andare sotto la curva pena una multa di 40 mila euro».

Konko
Lotito, infine, ha elogiato il comportamento di Abdoulay Konko, terzino biancoceleste attualmente infortunato e in scadenza di contratto, ma autore di grandi prestazioni nell'ultimo periodo: «Sapete cosa gli ho proposto? Un rinnovo anno per anno. È resuscitato tutto insieme.
Un giorno abbiamo parlato del contratto, il giorno dopo si è infortunato...».

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