Spagna, indipendentismo e arbitro, Barcellona-Real Madrid non è solo calcio

Spagna, indipendentismo e arbitro, Barcellona-Real Madrid non è solo calcio
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Martedì 17 Dicembre 2019, 16:32 - Ultimo aggiornamento: 17:11
Torna domani il Clasico. Barca e Real Madrid recuperano al Camp Nou la gara saltata il 26 ottobre, quando nella città catalana migliaia di persone protestavano contro il governo di Madrid. La partita ha in palio anche la prima piazza della Liga, che oggi le squadra di Zidane e di Messi condividono con 35 punti ciascuna dopo 16 gare di campionato (segue il Siviglia a 3 lunghezze). Sullo sfondo resta la chiave politica della sfida. La situazione dell'ordine pubblico non sembra destare preoccupazioni. Non ci sono folle di manifestanti per le vie di Barcellona, sebbene il tema dell' indipendentismo sia tutt'altro che archiviato. La sfida con i rivali madrileni potrebbe ravvivare il fuoco della polemica fra catalani e castigliani. Un segnale distensivo è venuto dai due club, che hanno scelto di alloggiare allo stesso hotel, il 'Princesa Sofià, vicino allo stadio, e le due squadre si recheranno insieme al Camp Nou. Il clima fra le due arcinemiche del calcio iberico però resta caldo. Giorni fa la voce dei blaugrana si è alzata contro l'arbitraggio e il mancato intervento della var nella partita di domenica contro la Real Sociedad finita in pari, reclamando un rigore non concesso a Piquè. Ma ai più è sembrato anche un altolà a Alejandro Hernandez, chiamato a dirigere per la quarta volta il clasico, e che in casa del Barca non amano troppo per alcune sue decisioni contestate.

Pronta la replica indiretta di Zidane, l'arbitro «va lasciato in pace, che faccia la sua partita come noi». Nel prepartita il tecnico dei blancos ribadisce che a lui interessa solo il campo: «La gente vuole vedere una partita di calcio, questo è tutto quello che mi interessa». Quanto al contesto politico, Zidane non se ne cura: «Timori per la sicurezza? Ci sono regole precise, non devo aggiungere nulla. Non mi interessa neanche spiegare se fosse giusto o no rinviare la partita di ottobre, il mio mestiere è unicamente pensare al campò». Anche la stella dei blaugrana Messi parla solo della partita, e del dato tecnico: «al Bernabeu, giochiamo da pari a pari.
Ma in casa per noi è più dura, perchè il Real si chiude e cerca gli spazi aperti. E per noi è davvero complicato». Messi poi rende omaggio al tecnico dei 'nemicì «Zidane lo sapeva, tornare al Real non lo metteva al riparo da alcuna critica, neanche dall'alto delle sue tre Champions. La gente dimentica in fretta le vittorie». Domani la parola al campo.
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