Lazio e Milinkovic, segnali d'addio: Sergej vuole cambiare aria

Sergej Milinkovic (foto ROSI)
di Alberto Abbate
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Sabato 20 Luglio 2019, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 08:58
Davanti ai tifosi fa sorrisi e occhi dolci, dietro cominciano i primi mugugni. Vuole andar via, Milinkovic. Comanda i movimenti a Roma dal ritiro. Si è liberato di casa a via Cortina d’Ampezzo, ha messo in vendita pure quella a pochi passi da Formello. Assicura di non averne più bisogno, è come se almeno lui avesse la certezza del suo addio. Ufficialmente Sergej non esce allo scoperto, ad eccezione di qualche like sparso qua e là più che altro per gioco. E’ Lotito però a far capire a tutti cosa pensa davvero il serbo: «Lo scorso anno ho avuto il coraggio di respingere alcune offerte irrinunciabili, ma ora ho meno armi da spendere per gli impegni assunti con il giocatore e con il suo staff. Lui ha una legittima ambizione personale». Per Milinkovic però ora rappresentano un ostacolo i 100 milioni sotto i quali Lotito non vuole scendere, nonostante la promessa fatta ad agosto scorso, per accontentarlo. La Juve così si è tirata indietro, il Psg e lo United (come sostituto di Pogba) aspettano uno sconto. Leonardo con Kezman aveva trovato già pure l’accordo per lo stipendio (25 milioni per 5 anni), non a caso nei giorni scorsi l’agente ha avuto con Tare un acceso confronto. Il presidente non sembra voler abbassare il prezzo: «Non c’è un problema economico, noi non vogliamo cederlo, ma appagare soltanto un suo desiderio. Milinkovic ha dimostrato attaccamento, ma adesso vuole fare il salto e noi non leghiamo nessuno. Per questo tuttavia il mio obiettivo è far entrare la Lazio fra le prime 10 squadre che lottano per i trofei a livello internazionale affinché nessun altro giocatore ambisca in futuro a un club più importante».

MERCATO
Oggi Lotito raggiungerà Auronzo, con Milinkovic avrà un confronto. Col presidente salirà pure il fido Tare in ritiro, ieri a Formello è stato fatto un punto sul mercato: «Se uscirà un giocatore, ne arriverà uno più forte». Ma il diesse sta convincendo il patròn a fare uno sforzo in anticipo su Yazici per non perderlo. Il Trabzonspor non aspetterà ancora molto e il Lille è pronto a mettere oltre 20 milioni sul tavolo. Ieri si erano sparsi rumors su un nuovo tentativo per Szoboszlai del Salisburgo, ma rimane il 22enne turco il principale indiziato a sostituire Milinkovic alla Lazio. E’ una corsa contro il tempo per racimolare un altro tesoretto. Ripresi i contatti col Besiktas per la cessione di Durmisi, per Badelj si tratta col Bordeaux. Attesi ancora i 20 milioni di Neto dal Benfica, ma la novità è che invece l’amico Jordao potrebbe finire al Monaco quasi per la stessa cifra. Il superprocuratore Mendes studia un’altra magia, mentre l’altro assistito Wallace comincia a seguire il Wolverhampton sui social. Al suo posto potrebbe arrivare Cipriano come scommessa.

SCUDETTO
«Saremo più forti dello scorso anno», giura a Lazio Style Lotito, nel giorno dei suoi 15 anni di presidenza. Ribadendo la sua immutata voglia: «Non m’interessano i soldi, non cederei la Lazio se si dovesse presentare qualcuno, voglio lasciarla a mio figlio. Non mi sembra che le società gestite da gruppi stranieri in Italia abbiano raggiunto risultati migliori della Lazio. E pure De Laurentiis a Napoli ha vinto di meno». Anche se ha lottato in questi anni per lo scudetto: «Ci arriveremo anche noi, passo dopo passo. Intanto rivogliamo quello del 1915, che ci è stato tolto in modo indebito. Poi lo stadio...». Applausi a Radu, figliol prodigo: «Si è scusato con lo spogliatoio, la società e mediaticamente. Ha avuto un momento di defallance, ma per la militanza andava perdonato». Adesso ad Auronzo va rinnovato il contratto allo staff fisioterapico e medico. Anche se Lotito ha comunque in mente d’ampliarlo con un altro ortopedico.
 
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