IN SALITA
La “Papu dance” già impazza nella capitale di sponda biancoceleste, ma l’approdo del giocatore in biancoceleste è tutt’altro che facile. L’Atalanta, già in gran difficoltà per la querelle-Conti, non vorrebbe privarsi del suo giocatore di maggior classe e se dovesse farlo accetterà solo una proposta di almeno 20 milioni di euro. Lotito al momento non è arrivato nemmeno a 15, e spera di far leva sull’argentino, che alla Lazio guadagnerebbe molto di più di quanto percepisce ora a Bergamo. L’Atalanta, però, nonostante abbia un tetto ingaggi al di sotto del milione di euro, per il Papu è pronta a un sacrificio, proponendo uno stipendio di 1,5 milioni. I prossimi giorni saranno fondamentali perché il manager del giocatore, tra oggi e domani volerà a Ibiza dove incontrerà l’argentino proprio per parlare dell’offerta della Lazio. Che verrà messa a confronto con quelle di Inter e Milan, con quest’ultima squadra al momento in leggerissimo vantaggio grazie a Montella. Naturalmente sarà valutato anche il rilancio di Percassi, poi sarà il Papu a decidere. Lotito, al di là dell’affare Berisha appena concluso, sarebbe però pronto a inserire nell’operazione uno tra Cataldi e Kisnha (pure con l’aiuto di Raiola), partecipando anche all’ingaggio di uno dei due calciatori.
ALTRI OBIETTIVI
Sempre in attacco, la Lazio si è mossa per il sostituto di Djordjevic, individuato da tempo in Fabio Borini, vecchio pallino del diesse Tare. E’ lui l’obiettivo numero uno per rinforzare il reparto, anche se, come per Gomez, c’è il Milan che preme, ma la Lazio qui è in vantaggio. In uscita continua l’attesa per ufficializzare il passaggio di Biglia al Milan (il ds Mirabelli ha smentito frizioni con Lotito), con Inzaghi che fa leva su questo ritardo per alimentare le speranze di una clamorosa permanenza dell’argentino a Roma. Anche se il tecnico è perfettamente a consocenza del fatto che Tare sta lavorando sulle alternative: Clasie, de Roon o lo stesso Walace (ieri c’è stato un incontro con l’agente Castagna).
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