Lazio, c'è il Rosenborg ma la testa è al derby: i titolari restano in Italia in vista della Roma

Lazio, c'è il Rosenborg ma la testa è al derby: i titolari restano in Italia in vista della Roma
di Emiliano Bernardini
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Sabato 21 Novembre 2015, 01:44 - Ultimo aggiornamento: 5 Novembre, 14:01

Nella tranquillissima Trondheim la Lazio cerca di ritrovare la calma in vista del week end più acceso dell'anno. La gara di questa sera contro il Rosenborg è importante, ma il derby di domenica è una gara che vale mezza stagione. La sconfitta contro il Milan ha accesso un grosso campanello d'allarme: niente reazione e zero personalità. Pioli già da domenica sera aveva scoperto le carte: in coppa ci sarà molto turn-over, la formazione migliore sarà schierata contro la Roma. Parole che secondo molti avrebbero aumentato la pressione sulle spalle dei giocatori, ma il tecnico non ne vuole sentir parlare: «Non saranno le mie parole a caricare una partita già importante, anche per il momento che stiamo vivendo. Siamo settimi ma a 6 punti dalla prima, io continuo ad avere fiducia nella mia squadra. Dobbiamo essere in grado di sostenere le pressioni, dimostriamo di essere forti». Poi manda un segnale ai suoi: «Se vogliamo diventare una grande squadra, dobbiamo dimostrare di saper reggere le pressioni». Le tre sconfitte in quattro gare di campionato hanno rigettato i biancocelesti nuovamente nella crisi. Una cosa ormai palese è che a questa squadra manca la personalità. Pioli prova a spiegare il clima che si respira nello spogliatoio: «Non siamo riusciti a trovare continuità e questo ha frenato la nostra crescita. Io conosco i miei giocatori, abbiamo tanta qualità e i giocatori di qualità devono sentirsi liberi di provare la giocata. Queste cose succedono quando c'è tanta positività. Io parlo di responsabilità e demeriti nostri, non siamo ancora riusciti a trovare convinzione e positività. Sarebbe un grave errore pensare che qualche mio giocare crede di aver già raggiunto il massimo».

QUESTIONE DI RAVEL
Detto fatto. Pioli è stato di parola e come èpromesso ha lasciato a casa molti big. Non faranno parte della spedizione a Trondheim: Biglia, Lulic, Marchetti, Klose, Felipe Anderson e Milinkovic-Savic, oltre allo squalificato Mauricio. Sarà finalmente l'occasione di Morrison. L'inglese a meno di clamorosi ribaltoni dell'ultimo secondo giocherà titolare. Conferme anche dalle parole del tecnico: «Sta entrando nei meccanismi della squadra. Può essere la sua occasione». Lo pretendono i tifosi che nel pomeriggio di ieri si erano scatenati sui social network: «Se Ravel non gioca titolare stavolta, deve andar via. Il mister è in totale confusione». Morrison agirà insieme a Oikonomidis e Kishna nei tre dietro Djordjevic. L'attaccante ha detto la sua in merito al momento difficile: «Non siamo pronti per affrontare tre competizione». Onazi e Cataldi la cintura davanti alla difesa composta da Konko, Hoedt, Gentiletti e Radu.

In porta torna Berisha.