LO SCETTICISMO
E' sbarcato a Roma, Gentiletti, fra lo scetticismo di una piazza rovente. Al San Lorenzo era un idolo, qui si fa la Lazio o si “muore”: «Darò tutto per difendere i colori biancocelesti, per entrare nel cuore dei tifosi». Che mugugnano perché si aspettavano un nome di maggior grido: «E' un errore che si fa qui nella capitale. Noi non andiamo alla ricerca di nomi, ma di elementi utili. Santiago è stato messo subito in croce». S'offende del pregiudizio popolare chi - il ds Tare - ha scoperto Lulic, ma ha anche rifilato ai laziali Vicinius, Novaretti, Perea, Kakuta e Postiga solo nell'ultimo anno. Ad ogni modo, Gentiletti crede in se stesso: «Non deluderò le aspettative e sarà un onore giocare al fianco di de Vrij. E' un grande difensore, lo ha dimostrato al mondiale».
LA FORMAZIONE
Al momento Pioli prova ancora l'olandese con Cana in difesa, Basta e Radu sulle fasce. Il tecnico però tiene tutti sulle spine, sarà fondamentale l'aspetto mentale per sfatare il tabù San Siro. Certo solo il 4-3-3, il ballottaggio Biglia-Ledesma a centrocampo, con Lulic e Parolo mezzali. Pure il pupillo Felipe Anderson si sente in corsa («Sto bene, voglio battere il Milan»), ma Candreva e Keita sono in netto vantaggio. Klose un gradino sopra Djordjevic: è il “Mito” di Pioli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA