Lazio, ecco Vavro: il gigante slovacco ha firmato per 5 anni

Denis Vavro
di Alberto Abbate e Valerio Cassetta
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Venerdì 5 Luglio 2019, 07:30
Speriamo sia sempre in anticipo sugli attaccanti in campo. Per ora scusate il ritardo: «Prenderò il volo successivo e arriverò a Fiumicino per le 12». Così il gigante Denis Vavro ieri comunicava ai dirigenti biancocelesti di aver perso l’aereo delle 7, che da Bratislava lo avrebbe dovuto portare a Roma. Il centrale slovacco, ormai ex Copenaghen, era atteso all’aeroporto romano di primo mattino per poi essere accompagnato in Paideia per i controlli medici di rito. In clinica erano tutti lì ad aspettarlo: cronisti, qualche tifoso e lo staff della struttura sanitaria. Tutto slittato alle 13 per il secondo acquisto ufficiale (dopo Adekanye) della Lazio. Scortato dal team manager Derkum e dal procuratore Petras, finalmente a pranzo Vavro si è sottoposto a tutti gli esami del caso, cardiologici (anche sotto sforzo) e strumentali, superati a pieni voti. Tra un test e l’altro, eccolo pure per la prima volta con la maglia dall’allenamento biancoceleste, un tramezzino in una mano e nell’altra il caffè. Giusto uno spuntino per non appesantire il fisico possente e continuare l’iter. 
PROGRAMMA 
La giornata di Vavro, costato circa 12 milioni di euro (10 fissi più 2 di bonus), è continuata a Formello. Insieme a Petras ha visitato il centro sportivo, recentemente ristrutturato, dai campi agli spogliatoi, rimanendo piacevolmente sorpreso dalla bellezza dei locali. Quindi la stretta di mano a Tare e la firma sul contratto, che lo legherà alla società biancoceleste per i prossimi cinque anni. Segno che la Lazio punta forte sul classe ‘96, che nell’ultima stagione in Danimarca ha collezionato 50 presenze e 2 reti. Lì aveva la maglia numero 19, in Nazionale la 17, entrambe occupate (da Immobile e Lulic) in biancoceleste. Così Denis sembra orientato sulla 18, deciderà definitivamente al suo ritorno a Formello per il raduno del 9 luglio. Stamattina completerà i testa all’Isokinetic, ripartirà nel pomeriggio. Nonostante manchi l’ufficialità dell’acquisto, ha già fatto tutto in segreto Jony. Così Luis Alberto (seguito dallo stesso entourage) gli dà appuntamento ad Auronzo: «E vedremo fisicamente chi sta meglio». Ennesimo passo indietro dello spagnolo sul suo possibile addio, con tanto di polemica sul pantaloncino: «Era della Spagna e non del Siviglia quello indossato in allenamento». Forse allora c’è stato un fraintendimento pure sulle interviste e sul desiderio di ritorno. 
USCITE 
Anche il colpo Lazzari è già definito, mancano gli ultimi dettagli sul passaggio di Murgia alla Spal a titolo definitivo. Da qui l’incontro col manager Lucci per sistemare anche Badelj (la Fiorentina ci riprova), Tare adesso è concentrato solo sulle uscite. Anche perché davanti potrebbe davvero non arrivare nessuno, se la Lazio riuscirà a convincere Caicedo al rinnovo. In questo senso, Inzaghi è il primo al lavoro. Invece è stato il tecnico ad avallare l’addio di Radu, che ha rifiutato pure la corte dell’Atalanta perché non vuole restare in Italia e giocare contro la Lazio. E’ in trattativa all’estero per evitare di rimanere a Formello. Quando si libererà il suo posto, Tare cercherà di piazzare in difesa un altro colpo. Intanto godetevi Vavro. 
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