Lazio, «Di padre in figlio» all'Olimpico
Contestazione contro Lotito assente

Lazio, «Di padre in figlio» all'Olimpico Contestazione contro Lotito assente
di Alberto Abbate e Daniele Magliocchetti
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Lunedì 12 Maggio 2014, 20:47 - Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 12:19

Olimpico stracolmo, sessantacinquemila bandiere biancocelesti salutano l'ingresso delle sezioni della Polisportiva. Dal cielo piovono i paracadutisti con in dono un messaggio: «Grazie per sempre ai ragazzi del '74».

Il cielo diventa rosso di passione e parte il coro all'ingresso di Cragnotti: «C'è solo un presidente».

Applausi scroscianti: «E' un'apoteosi di lazialità», assicura Signori, prima del triangolare.

E Nesta: «I tifosi, ora che le cose vanno così così, forse hanno bisogno di respirare un po' di passato».

Il presente non piace: cori pesanti all'indirizzo di Lotito, grande assente della serata. Saltano e ballano tutti nel dissenso e nella celebrazione di quello scudetto. Stritolato dall'abbraccio al “numero 1” Pulici con le lacrime agli occhi.

Pace fatta. Ed è un momento toccante: "C'è solo un capitano", urla la Nord. Nesta risponde, visibilmente emozionato, correndo con la maglia numero 13 sotto la Curva: "I dissapori? Sono acqua passata". Si dissolvono nel nulla in una serata magica. Tripudio alla lettura delle formazioni, tutto l'Olimpico urla due volte il suo nome.

Manca solo lui: "Simeo, Simeo, Simeone". I laziali invocano il "Cholo", assente alla serata "Di padre in figlio" solo a causa degli impegni con il suo Atletico Madrid (domenica potrebbe vincere la Liga e poi avrà la finale Champions). In campo con la "banda del '74" anche Chinaglia Junior, che simula il rigore del padre sotto la Sud col Foggia: parte un boato, lui alza il dito al cielo. C'è la gigantografia di quell'emozione nel settore Ospiti, l'unico in cui non sono stati staccati biglietti per motivi di sicurezza. In tribuna spuntano Ledesma, Radu e Keita al fischio d'inizio.