GUERRA
Fra cuore e ragione dovrebbe vincere l’amore: «Se fosse stato così innamorato, avrebbe firmato il rinnovo», scrive subito qualche tifoso. Che si chiede: «Perché de Vrij dovrebbe aiutare la Lazio a conquistare la Champions sottraendola all’Inter e a se stesso il prossimo anno?». In effetti, è difficile riuscire a pensare il contrario, ma allo stesso tempo rinunciare all’attuale miglior centrale biancoceleste potrebbe essere deleterio. Tuttavia, i dubbi sulla buonafede di Stefan potrebbero condizionare lui stesso: come verrebbe interpretato un suo innocuo errore contro l’Inter, per esempio uguale a quello contro l’Atalanta? Qualcuno ironizza pure su domenica scorsa: «Stava facendo le prove contro i colori nerazzurri». Insomma, da Milano hanno studiato un bel danno, come se non bastasse che de Vrij era già alle prese persino con qualche malanno.
SCALATA
Dopo aver gestito l’affaticamento per giorni, rieccolo ieri de Vrij in campo in vista del Crotone. Al suo fianco è Radu il primo recuperato dall’infermeria, il terzo posto in difesa se lo contenderanno Caceres e Bastos. A centrocampo confermato Murgia al posto di Parolo con Leiva e Milinkovic: «Daremo la vita – assicura Sergej – perché tutti vogliamo andare in Champions. Vinceremo a Crotone per festeggiare poi coi tifosi in casa». Sulle fascia sinistra capitan Lulic, a destra Basta insidia Marusic, Anderson prenderà il posto di Luis Alberto (confermato lo stiramento): «Possiamo prenderci l’Europa che conta. Senza gli errori arbitrali... – tuona il terzino serbo – ma ora dobbiamo dimenticarlo». Se solo, in virtù di quei torti, adesso lo sbarco di de Vrij in nerazzurro non fosse un infernale tarlo.
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