A Formello sembra quasi ci sia un gioco cervellotico per crearsi nuovi ostacoli da superare col carattere del gruppo. Già, non c’è vita alla Lazio senza almeno un caso al giorno. Stavolta è la questione Peruzzi, diretta conseguenza del caos legato a Luis Alberto, ad animare la vigilia della Champions. Il dt era assente a Crotone e non si vedeva da tre giorni a Formello. Ieri la toccata e fuga per accompagnare il figlio all’allenamento, ma ora serve di corsa un chiarimento con Lotito. Venerdì c’era stato uno scontro col presidente sull’utilizzo di Luis Alberto, poi sceso in campo sabato. E’ volata qualche parola grossa di troppo e Peruzzi è scomparso. Ma è l’ennesima ingerenza societaria sulle questioni tecniche che, secondo il dt, ha scoperchiato un vaso di episodi: o viene rispettato il suo ruolo oppure Angelo dirà addio. Inzaghi non sembra preoccupato: «L’incomprensione si risolverà com’è successo in passato». C’è già stato con Tare un primo faccia a faccia risolutivo. Né al ds né a Lotito però era andato giù che il comunicato scritto da Peruzzi non fosse stato letto da Luis Alberto. Una “colpa” che però non riguarda solo Angelo: «Questa storia finirà quando cambierò la comunicazione», assicura il patron, guardandosi sempre più intorno. C’è Roberto Rao, membro del Cda di Montepaschi e consigliato dall’amico dell’Udc Cesa, in pole position.
FUTURO DA SCRIVERE
Il caso più importante, secondo Inzaghi, però è risolto: «Luis Alberto ha dimostrato cosa rappresenta per la Lazio e ha risposto sabato con la tecnica e il sacrificio. Ho parlato con lui e farà sempre meglio anche fuori dal campo».
MULTA PER HOEDT
Piovono multe a Formello. Dopo Luis Alberto, tocca a Hoedt rispondere al regolamento. E’ stato l’olandese a riprendere la scena dell’atterraggio brusco a Crotone, che poi ha fatto il giro di telefonino in telefonino. In assenza di Peruzzi, è stato rimbrottato dal ds Tare a brutto muso. Lotito invece si è rivolto subito a Fiumicino per l’altro video offensivo girato venerdì scorso. Così Aeroporti di Roma ha risposto su Twitter con un comunicato: «Riguardo al video sull’aereo della Lazio, ADR precisa che la registrazione è avvenuta senza autorizzazione e in violazione delle regole aeroportuali che prevedono il divieto di effettuare foto e filmati (art. 5.1.3 regolamento di scalo di Fiumicino e 5.1.10 di Ciampino). Al momento, non appare coinvolto alcun dipendente di ADR e sono in corso gli accertamenti per individuare le responsabilità dell’accaduto e adottare i provvedimenti conseguenti all’esito». Si
spera prima del prossimo volo del nuovo Boeing 737/300 Classic, il 2 dicembre, a Dortmund. Ci si sta già adoperando per restaurarlo all’interno.