Lazio-Atalanta, Sarri: «Supereremo la crisi, la squadra è viva e deve ritrovare brillantezza davanti»

Il tecnico sdrammatizza la sconfitta

Lazio-Atalanta, Sarri: «Supereremo la crisi, la squadra è viva e deve ritrovare brillantezza davanti»
di Valerio Marcangeli
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Domenica 12 Febbraio 2023, 13:21 - Ultimo aggiornamento: 13:22

Sarri, più combattivo che mai, dopo il triplice fischio è sicuro: «Durante una stagione si perdono le battaglie, ma la guerra sarà lunga. Mancano sedici partite e la classifica è corta, non è che possiamo pensare di smettere di lottare adesso, anche se ci sono squadre più attrezzate di noi». Al contrario di quanto fatto con l'Atalanta: «Siamo andati in confusione, ma prima avevamo giocato più di loro. Abbiamo avuto la palla per il vantaggio, ma ci siamo trovati sotto. Poi abbiamo avuto due occasioni per pareggiare, ho anche pensato "se la riprendiamo possiamo vincere", ma nel momento in cui sembravamo averli messi in difficoltà abbiamo perso lucidità». La Lazio rallenta ancora, un calo iniziato da dopo il Milan: «Siamo meno brillanti nei giocatori che ci avevano fatto la differenza finora. Dobbiamo ritrovarci». Molto del merito va però alla squadra di Gasperini: «L'Atalanta in questa forma ha seminato terrore in Italia e in Europa, perciò era chiaro che sarebbe stata una gara complicata e diversa dall'andata. Lì li avevamo presi in un momento di stanca». Superiori i bergamaschi e con un organico top: «Avevano fiori Pasalic e Muriel, hanno giocato con Hojlund e Lookman e poi ho visto alzarsi dalla panchina Boga e Zapata». Nessun allarme però: «Dal momento e dai fischi si esce come ci siamo entrati. Non siamo al top della condizione fisica e mentale, succede, ma non c'è da fare drammi». E ancora: «Se dopo ogni partita persa avessi cambiato tutto in carriera, allora adesso sarei in Serie B».

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IL VICE CIRO
Infine su Romagnoli: «Aveva più una sensazione di contrattura che di lesione, ma dovremo attendere i prossimi due giorni». E Immobile: «Negli ultimi sei mesi ha fatto periodi da dieci giorni in campo e quindici in sala medica. Gli mancano allenamenti e partite per vederlo al top della condizione, ma penso che tra quindici giorni tornerà la soluzione ai problemi». Una situazione nata dalla mancanza di un vice che gli permettesse di rifiatare. Profilo che per la società in futuro sarà Roland Sallai del Friburgo. L'ungherese stava anche per arrivare a gennaio se solo l'indice di liquidità non avesse bloccato tutto. Solo Lotito avrebbe potuto sbloccare la situazione, ma ha preferito rimandare l'assalto all'estate. Sallai, 22 presenze e un gol col Palermo nel 2016-17, nasce ala destra, ma è diventato un attaccante duttile, capace di svariare su tutto il fronte, un po' come Pedro e Felipe Anderson. Un nuovo jolly, tornato titolare in Bundesliga ieri contro lo Stoccarda. In scadenza nel 2025, la Lazio avrebbe sbaragliato la concorrenza di Fiorentina e Siviglia aggiudicandoselo per una cifra intorno ai 15 milioni. Va migliorato però il fiuto del gol visti i soli 32 centri in 227 presenze con i club, un'altra storia rispetto ai 9 in 38 apparizioni con l'Ungheria.
ALTRO CONTRASTO
Con la permanenza di Tare sarà lui il vice Immobile del futuro, mentre ci sono novità su Pellegrini. Il riscatto è fissato a 12 milioni anziché 15, con il 20% della futura rivendita destinato alla Juventus. Intanto il botta e risposta tra Sarri e il ds continua. Dopo che il primo alla vigilia del match aveva abbassato i toni sugli obiettivi stagionali, il secondo ai microfoni di Sky si è mostrato di un'altra idea: «L'importante è arrivare alla fine del campionato tra le prime quattro perché sarebbe fondamentale. Stiamo facendo un percorso, dobbiamo vincere la guerra e non le battaglie». Una considerazione anche sul periodo complicato: «Abbiamo perso tanti punti contro squadre che lottano per non retrocedere». Stavolta però la Lazio crolla anche con una big, ma Cataldi è fiducioso: «Champions? Saremo in lotta fino alla fine».
 

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