Sarri: «Atalanta avversario tremendo. Non è una nostra responsabilità stare così in alto. Aspetto il miglior Immobile»

Il tecnico biancoceleste alla vigilia della sfida contro i nerazzurri: «La squadra si allena bene e sta bene in campo, il loro modo di giocare diventa tremendo se sono in gran condizione»

Sarri: «Atalanta avversario tremendo. Non è una nostra responsabilità stare così in alto. Aspetto il miglior Immobile»
di Valerio Marcangeli
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Venerdì 10 Febbraio 2023, 15:23 - Ultimo aggiornamento: 15:27

Alla vigilia della sfida contro l’Atalanta, Sarri torna a parlare direttamente dal centro sportivo di Formello in conferenza stampa. Nonostante le ultime tre gare difficili, il tecnico si aspetterà una Lazio concentrata perché: «Domani troveremo i bergamaschi in formato super». Questo il monito del tecnico che ha risposto così al resto delle domande.

Che partita si aspetta?

«Tosta, fatta da una squadra che si renda conto dell'importanza del momento e della gara. L'applicazione la diamo con continuità, poi in certe partite ci assentiamo per qualche minuto. La squadra sta pensando bene, si allena bene e sta bene in campo, deve togliersi di dosso questi spezzoni di partita che diventano sempre più brevi, ma che vanno tolti».

Come siete cresciuti lei e Gasperini arrivati al 19esimo incontro?

«Penso che siamo andati avanti ognuno per la propria strada con l’evoluzione che ti comportano l’esperienza e l’età».

Sulla squadra…

«Questa è una squadra che dal punto di vista dell’evoluzione mi rende soddisfatto, c’è una dedizione e un’applicazione completamente diversa, ma ti lascia frustrato perché hai la sensazione di essere vicino al salto di qualità che per un motivo o l’altro non avviene. Penso che margini di miglioramento ci siano e li dobbiamo cercare. La gara di domani sarà tremenda, come disse Guardiola, giocare contro questi è come andare dal dentista».

Sulle seconde linee…

«Basic non ha giocato poco se si guarda il minutaggio. Marcos Antonio è un grande palleggiatore, ma deve essere supportato in maniera forte.

Cancellieri e Romero stanno accumulando esperienza, non sono pronti per le gare determinanti, ma sono in evoluzione».

Sull’andata…

«Loro sono una squadra che se sta bene fisicamente è fortissima, ha un parco attaccanti come pochi in Europa, sono su livelli elevatissimi. Poi il loro modo di giocare diventa tremendo se sono in gran condizione, al contrario diventano normali come tutti. Se pensiamo a una gara come l’andata siamo fuori strada perché loro hanno fatto una gara normalissima in quel caso, e noi buona. Domani probabilmente troveremo l’Atalanta formato super».

Su Vecino regista…

«A Verona era una gara particolare, in cui c’era bisogno di andare a togliere il pallone di testa e andare sulla seconda palla. Lì lui può fare anche quel tipo di ruolo. Quando le gare sono pulite a livello di palleggio invece abbiamo giocatori migliori».

La squadra crede alla possibilità di mantenere questa classifica?

«Gli obiettivi devono essere credibili, questa squadra non è tra le prime quattro per stipendi e fatturato, quindi non ha responsabilità in ottica alta classifica. Allo stesso tempo però ha voglia, ha fame e se non sempre lo dimostra è perché abbiamo qualche limite, ma è molto applicata, lo vedo tutti i giorni. La squadra crede di poter far bene, poi quanto sarà lo vedremo alla fine».

 

Su Cataldi…

«Ha preso un colpo, oggi penso lo rimetteremo in gruppo e valuteremo se sarà disponibile».

Sulla sfida dello scorso anno…

«Erano in difficoltà. Fecero partita di puro contenimento, non mi aspetto quello».

La Lazio le sta piacendo a livello offensivo?

«Abbiamo un'altra problematica, andiamo poco alla conclusione per il modo in cui giochiamo. Tra i tiri fatti e gol fatti la Lazio è prima. Se il Verona gioca sempre la palla lunga, la riconquista è sempre lontana dalla porta avversaria e diventa complicato entrare in aria con frequenza».

Come sta Immobile?

«Non abbiamo mai avuto a disposizione l'Immobile migliore finora perché ha sempre fatto 15 giorni di allenamento e 20 di stop. Così è difficile avere una condizione buona, senza trovare la continuità. Dipende dagli allenamenti e dalle partite che riuscirà a fare».

Su Lazzari…

«Col Verona era una partita sporca, c'era da ripulire tutte le partite sporche e quella non è la sua specialità. Si rischiava di mettere un giocatore che poteva andare in difficoltà in quel contesto. Ora stanno giocando due terzini in grandi condizioni fisiche e mentali. La stragrande maggioranza delle partite ha giocato Lazzari, ora gli altri due stanno dando tanto. Domani c'è da capire come l'Atalanta possa giocare, dipende anche da chi mette in quella zona di campo. In base a quello che faranno loro magari si possono anche fare determinate scelte».

Quali differenze ci sono tra Lazio e Atalanta?

«Il gap c'è perché l'Atalanta per tre anni di fila ha fatto la Champions e ha incassato tra i 120 e i 150 milioni in più. In passato compravano giocatori da 6-7 milioni, poi hanno cominciato a comprarne da 20-25».

Come sta Milinkovic?

«Lo sto vedendo bene, molto applicato. Secondo me ha fatto una buona partita anche a Verona, ha fatto più verticalizzazioni che palle perse, un dato importantissimo. A voi piace quando fa tacco e punta, ma a me più l'ultima versione. Lo vedo molto focalizzato anche sulla squadra».

Quanto influisce lo scontro diretto?

«Un punto in classifica ora lo ritengo ininfluente, sono due squadre che finora si sono equivalse. Lo scontro diretto ci deve dare grandi motivazioni. Non sarebbe nulla di definitivo in nessun caso, ma è una bella opportunità».

Sull’approccio ai secondi tempi…

«Con la squadra se n'è parlato più volte, è arrivato anche il momento di smettere, altrimenti si rischia di innescare il meccanismo perverso. Non voglio più parlarne, vediamo se c'è possibilità di fare un allenamento all'intervallo (ride, ndr)».

Su Felipe Anderson…

«Felipe è entrato con una buona gamba, avevo visto più stanchezza la partita prima. L'ho visto frizzante, aveva bisogno forse solo di fare 30 minuti e non 90, ma ora sta bene».

Sulle palle inattive a favore…

«Ne abbiamo fatti 3-4 sugli sviluppi. Non sono contento delle palle ferme, sono abituato ad avere squadre che segnano tanto così. Possiamo fare meglio di così, abbiamo centimetri».

Infine su Luis Alberto…

«Luis Alberto è un cazzone (ride, ndr). Si diverte ad andare controcorrente. Noi facciamo video da 7-8 minuti e vi dirò di più, la maggior parte dei filmati sono richiesti dai giocatori».

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