Italia-Inghilterra, Verratti: «Giochiamo con leggerezza e divertiamoci. Chissà se questi momenti ricapiteranno»

Verratti: «Giochiamo con leggerezza e divertiamoci. Chissà se questi momenti ricapiteranno»
di Alessandro Angeloni
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Giovedì 8 Luglio 2021, 14:11 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 22:14

dal nostro inviato

FIRENZE Indispensabile, a tal punto che Roberto Mancini lo ha convocato da infortunato “recuperabile”. Indispensabile, a tal punto che il ct lo ha inserito, da appena recuperato, al posto di Locatelli, che aveva impressionato all’esordio. Marco Verratti il secondo play, quello deve inventare, quello dell’ultimo passaggio. La fantasia, insomma. Che sarà necessaria domenica a Wembley, nella finalissima contro l’Inghilterra. La sala stampa di Coverciano è tutta per lui, uno tra i più importanti azzurri senza avere un minuto in serie A. Da Pescara (in B) a Parigi, ora cerca la scalata verso il tetto d’Europa.


Seguita l’Inghilterra? Cosa vi ha colpito?
«Abbiamo visto la partita tutti insieme.

Inghilterra squadra fisica, forte anche tecnicamente. Temere il pubblico, non lo so. Sarà comunque difficile, conoscono bene lo stadio. Sarebbe un sogno poter vincere. Molti di noi sono abituati a questo clima, ci darà più forza giocare lì. Gli stimoli ci sono. Rappresentiamo l’Italia, stiamo dando soddisfazione anche a chi vive all’estero».


C'è timore dell’arbitro, dopo aver visto l’Inghilterra?
«Ci sarà un grande arbitro che non si farà condizionare. E’ gente abituata a stare in campo per partite importanti, nessun timore. Rigore per gli inglesi contro la Danimarca? Io non lo avrei fischiato, diciamo che è stato generoso».


Il percorso fatto da Pescara alla Nazionale, lo immaginava, ci credeva?
«Non ci rendiamo conto di quello che ci sta succedendo. Tutto passa in fretta e non riesci a focalizzarti su certe cose, perché subito dopo c’è subito un’altra partita. Vedere la gente nelle piazze, gli amici. Io, Insigne e Immobile non pensavamo di poter arrivare qui. Giocheremo e daremo tutto, poi saremo in pace con noi stessi. Siamo felici di giocare contro una grande nazionale, è un sogno che si realizza».


Come si prepara una finale?
«Sono partite facili da preparare, chi gioca dall’inizio o solo per un minuto darà la vita per l’Italia. Magari sono momenti - e speriamo di no che non si ripeteranno più. I dettagli faranno la differenza, concentrarsi sul gioco. Chi ha più voglia di divertirsi, prendendola con leggerezza, potrà avere un vantaggio».

 
L’infortunio, come lo ha superato e se ha pensato di dover saltare l'Europeo. 
«Sì, ho pensato di non farcela, sono tornati gli incubi del 2016. Fortunatamente ce l’ho fatta, credo di essere anche in buone condizioni. Ora sono felice».


Donnarumma al Psg è garanzia di un’altra finale di Champions?«Gigio merita di stare in un grande club europeo, sono felice di averlo in squadra, ci potrà dare tanto. Così come Sergio Ramos».


Bonucci e Chiellini, quanto saranno importanti contro Kane?
«Sono forti, più passano gli anni e più migliorano. Con loro ci sentiamo al sicuro. Trasmettono fiducia, noi centrocampisti con loro dietro dobbiamo pensare solo ad andare avanti. Siamo fortunati a poterci giocare insieme».


Come Mancini ha trasformato l’Italia?
«Lui ha fatto bene ovunque, normale che in passato abbia rimediato qualche critica. Con noi ha fatto un lavoro stupendo, è un allenatore speciale. Ci ha ridato fiducia, che avevamo perso. E’ stato un allenatore perfetto. Ci ha fatto sorridere e stiamo ottenendo risultati importanti. Lui un valore aggiunto».


L'Inghilterra e i suoi ricordi?
«Ho esordito contro l’Inghilterra, che poi ho affrontato anche alla prima in Brasile. Ho bei ricordi. Domenica purtroppo ci sarà solo un vincitore, speriamo che saremo noi».


Centrocampo reparto chiave domenica?
«Dobbiamo fare la differenza, sarà una sfida completamente diversa da quella con la Spagna. Bisogna dare ritmo. Loro giocano con due centrocampisti che danno equilibrio. L’Inghilterra difende bene, ha preso solo un gol. Anche qui, conteranno i dettagli».

 

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