Milan, Pioli: «Il gap con l'Inter c'è, ma siamo migliorati. Il futuro? Non ci penso»

«I giocatori che sono rimasti a casa hanno recuperato energie, gli altri sono tornati bene. L’unico impegnato tanto è stato Pulisic»

Milan, Pioli: «Il gap con l'Inter c'è, ma siamo migliorati. Il futuro? Non ci penso»
di Salvatore Riggio
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Venerdì 29 Marzo 2024, 11:20

Dopo la sosta delle Nazionali, il Milan riparte da Firenze, dalla sfida in casa della Fiorentina, ancora scossa per l’improvvisa scomparsa del direttore generale, Joe Barone. Quando Stefano Pioli entrerà al Franchi, tornerà a quei giorni tragici per la morte di Davide Astori, il capitano della sua squadra. «Non è la prima situazione, purtroppo, di questo genere che capita a Firenze. Ma la Fiorentina e i suoi tifosi sono fantastici quando si tratta di unirsi. Ci aspetterà un ambiente particolare. Poi, ci sarà da giocare una partita importante», ha detto Stefano Pioli.

Al tecnico rossonero è stato chiesto anche un parere sulla vicenda Acerbi-Juan Jesus del 17 marzo scorso. Il difensore nerazzurro è stato assolto per mancanza di prove: «Difficile giudicare l’episodio, ma in tema di razzismo dico che nel 2024 è ora di smetterla». Ed ecco che si passa a presentare la gara di campionato: «I giocatori che sono rimasti a casa hanno recuperato energie, gli altri sono tornati bene. L’unico impegnato tanto è stato Pulisic, ma mi pareva in buone condizioni. Ora inizia finalmente il periodo decisivo della stagione, dobbiamo preoccuparci di giocare il miglior calcio possibile, facendo salire ancora le nostre prestazioni. Il gap dall’Inter? I 14 punti sono reali, significa che l’Inter ha fatto un campionato eccezionale e noi non siamo riusciti a starle più vicino. Negli ultimi due-tre mesi, comunque, ci siamo avvicinati molto, siamo stati più competitivi». E sul futuro, Pioli ha concluso: «Non ci penso. Le parole di Pupi Avati? Non ho il suo numero. Se lui non tifa più Milan per il mio rapporto con Maldini non è buono, si sbaglia di grosso. Io ho un ottimo rapporto con Maldini, quindi lui può tornare tranquillamente a tifare Milan se è quello che vuole fare».

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