Baroni: «La strada per la salvezza è questa e ci sono ancora molte gare». Pioli: «Non siamo scesi in campo»

Baroni e Pioli
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Domenica 7 Aprile 2019, 15:54 - Ultimo aggiornamento: 16:02
Da fiorentino avrebbe, forse, voluto vincere la partita altrove ma il successo del suo Frosinone contro la Fiorentina al Franchi di Firenze mantiene vive le speranze di salvezza per la sua squadra. Per il tecnico Marco Baroni, dopo la vittoria di mercoledì contro il Parma, è il secondo successo consecutivo in soli quattro giorni: «Sul campo volevamo batterci con orgoglio e determinazione, come fatto altre volte nonostante le sconfitte. Faccio i complimenti ai ragazzi, temevo questa partita perché noi dobbiamo sempre metterci ritmo e aggressività, e non era facile alla terza partita in una settimana - ha sottolineato il tecnico -. Abbiamo contenuto molto bene, specie nel primo tempo, cercando di essere pericolosi in ripartenza. Sono contento, Firenze è la mia città, la Fiorentina la squadra che mi ha fatto fare il settore giovanile. Tornare è sempre piacevole». Poi, ancora sulla partita: «Una gara complicata oggi, per la gestione della terza gara in una settimana. Siamo una squadra che deve giocare con ritmo, quando riuscivamo a rompere la loro pressione siamo arrivati vicini alla porta avversaria, anche prima del gol. La strada è questa, ci sono ancora molte gare. Le vittorie danno fiducia. Continuiamo a lavorare con grande impegno». Infine, per Baroni sulla lotta salvezza: «Ora dobbiamo guardare di partita in partita, come se ogni gara fosse l'ultima. Le vittorie danno autostima, noi non siamo mai riusciti a dare continuità, buttando anche via dei risultati».

In casa Fiorentina, invece, c'è profonda delusione per una prestazione negativa non di alcuni calciatori ma dell'intero collettivo: «Oggi tutti i giocatori che sono scesi in campo, l'allenatore in primis, hanno sbagliato gara. Tradito dalla squadra? Deluso sicuramente, tradito no. Uno è tradito quando una persona volontariamente fa qualcosa che non ti aspetti, sono sicuro che i miei giocatori non volevano fare una partita così al di sotto delle possibilità - ha sottolineato l'allenatore Pioli -. Deluso anche da me stesso, forse non ho saputo cogliere dei segnali. Credevo fosse una squadra stimolata e vogliosa per ritrovare la vittoria, ma così non è stato». L'allenatore della Fiorentina, poi, sottolinea come di non aver avvertito problemi di motivazioni da parte della squadra, che ormai da tempo non è più in lotta per un posto in Europa League: «Vi posso assicurare che in questi giorni avevo visto la squadra motivatissima, concentrata e attenta. Sapevamo che potevamo tornare a vincere dopo tanto tempo, accorciare la classifica, abbiamo fatto un buon riscaldamento. Ma la partita è stata troppo inferiore alle nostre possibilità. Partita attenta per 10', poi tanta confusione. Siamo solo noi responsabili per questa brutta prestazione, i fischi ci stanno e sono meritati per oggi. Bisogna ora rimboccarci le maniche e dimostrare che questa non è la vera Fiorentina». Infine, Pioli cerca di dare una spiegazione alla brutta prestazione della sua squadra: «Non siamo stati
preparati ad affrontare le difficoltà, la strategia va portata avanti per tutta la partita. Sapevamo che affrontavamo un
avversario che stava basso, ci voleva pazienza, abbiamo mosso la palla troppo lentamente. Ci siamo messi a fare cose individuali. È molto più facile vincere se si gioca in modo collettivo. Anche se poi Chiesa ha preso quel palo all'80' sullo 0-0».
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