Decolla il Grifone: Zapata e Kouamè castigano una molle Fiorentina

Decolla il Grifone: Zapata e Kouamè castigano una molle Fiorentina
di Marco Callai
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Domenica 1 Settembre 2019, 23:12 - Ultimo aggiornamento: 23:43
Successo ampiamente meritato per il Genoa tra le mura amiche contro la Fiorentina, ben più di quanto dica lo striminzito 2-1 finale. Zapata e Kouamè castigano la molle e impalpabile squadra di Montella, rianimata nell’ultimo quarto d’ora dal rigore trasformata da Pulgar. E’ vero che nel finale Chiesa spaventa i padroni di casa con un palo ma nell’arco dei 90 minuti, oltre a centrare due legni con Radovanovic, il collettivo di Andreazzoli mette più volte alle corde i viola con l’unica colpa di non riuscire a concretizzare le tante occasioni create.

LA PARTITA - Schone dirige l’orchestra a centrocampo dove non c’è Saponara e Andreazzoli schiera Radovanovic. Pinamonti e Kouamè sono a chiamati alla finalizzazione. L’ultimo arrivato Dalbert parte dalla panchina, Montella sceglie ancora il giovane Ranieri, e il tridente d’attacco è composto da Chiesa, Boateng e Sottil.

Veemente approccio alla gara degli ospiti. Tra l’8’ e il 10’, doppia occasione prima con Boateng e poi con Chiesa. In entrambi i casi, la fretta è cattiva consigliera. Il Genoa fa le prove del gol all’11’ con lo stacco di Radovanovic su punizione di Schone. Palo. Più preciso è, invece, Zapata un minuto sul traversone di Ghiglione sviluppato dalla successiva azione d’angolo. Ti aspetti una reazione della Fiorentina e invece è Genoa andare ancora vicino al raddoppio in due occasioni. Dragowski chiude lo specchio a un insidioso Radovanovic al 26’ e poi si supera su una ravvicinata botta di istinto di Pinamonti al 43’ .

La Fiorentina carica a testa bassa la porta del Genoa a inizio ripresa. Cinque minuti di disordinata effervescenza prima di riconsegnare le chiavi del gioco ai padroni di casa. Tra il 54’ e il 58’, Pinamonti e compagni cingono d’assedio la porta di Dragowski. Il raddoppio è nell’aria e arriva al 65’: Kouamè addomestica un lungo lancio di Radu e incastra la sfera tra il portiere viola e il suo palo sinistro. Si gioca a una porta sola almeno per i successivi 10 minuti e il Genoa evidenzia il suo unico demerito: non chiudere la partita. Dragowski evita il tracollo su Lerager, la traversa lo salva sulla successiva legnata di Radovanovic. A metter l’ultima e decisiva pezza su Milenkovic è Lerager.  

A un quarto d’ora dal termine, la sfida si riapre.  Dalbert finisce a terra dopo un contatto con Romulo, Giacomelli indica il dischetto e Pulgar spiazza Radu. Gli ultimi minuti sono da batticuore. Al 90’ Chiesa colpisce il palo esterno, poco dopo aggiusta bene la mira ma l’elasticità di Radu blinda il vantaggio. E’ l’ultima azione. Montella resta in fondo alla classifica, Andreazzoli spicca il volo.
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