Dal Pallone d'Oro alla politica: Weah a un passo dalla presidenza della sua Liberia

Weah (ansa)
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Venerdì 13 Ottobre 2017, 01:04 - Ultimo aggiornamento: 16:32

L'ex Pallone d’Oro e attaccante del Milan, George Weah è a un passo dalla presidenza della Liberia. La commissione elettorale nazionale ha  annunciato che Weah risulta vincitore in 14 delle 15 circoscrizioni elettorali, mentre il vice presidente liberiano Joseph Boakai è in testa nella sua contea natale, Lofa. Le operazioni di spoglio non sono però ancora terminate. I partiti rivali hanno denunciato frodi e manomissioni di voto, ma per ora non ci sono riscontri ufficiali di irregolarità. Il presidente della Commissione elettorale Jerome Korkoya ha avvertito che i primi risultati diffusi rappresentavano una piccola parte del voto totale. La commissione elettorale si è detta pronta ad ascoltare denunce ufficiali, ma il conteggio dei voti continuerà, ha dichiarato il portavoce Henry Boyd Flomo.

Nel pomeriggio Weah e il suo assistente, Joseph Boakai, avevano confermato di essere davanti a tutti e molti suoi ex compagni gli aveva riportato le loro congratulazioni con  tweet e vari messaggi social. Mulbah Morlu, portavoce della coalizione che appoggia Weah ha già invitato i suoi sostenitori a un «festeggiamento pre-vittoria». Il calciatore si era già candidato nelle precedenti presidenziali risultando però perdente.
 

 




L'ex fuoriclasse del Milan si è ritirato dal calcio nel 2002 e subito si è dedicato all'impegno politico nel suo Paese, teatro di una sanguinosa guerra civile alla fine degli anni '80. Primo calciatore non europeo a vincere il Pallone d'oro, Weah ha giocato anche nel Psg. Al Milan in sei anni ha vinto due scudetti.

«La costituzione ci dà il mandato a tenere elezioni e a dichiarare i risultati in 15 giorni», ha detto Flomo aggiungendo di non poter confermare l'accusa di manomissione dei voti, ma riconoscendo che molti elettori hanno trovato difficoltà a trovare la loro stazione di voto. Il Carter Center, che ha osservato le elezioni, ha lodato i liberiani «per l'atmosfera calma e pacifica» in cui si sono svolte le operazioni di voto. Ha rilevato difficoltà dovute alle lunghe code e alla gestione degli elenchi di elettori, ma ha affermato di non poteva dare una valutazione finale finché lo spoglio delle schede non sarà ultimato. «Non importa l'esito di queste elezioni, porterà ad un trasferimento di potere da un governo eletto democraticamente ad un altro per la prima volta nella vita di molti liberiani», ha detto in una dichiarazione.

Un candidato presidenziale deve ottenere più del 50 per cento del voto per evitare un secondo turno. I liberiani stanno scegliendo un successore per Ellen Johnson Sirleaf, la prima donna capo di Stato in Africa che ha guidato la Liberia uscita dalla guerra civile e dalla devastante epidemia di Ebola.
Weah - che nel 1995 venne acquistato dal Milan per 11 miliardi di lire - si era già candidato nelle precedenti presidenziali risultando però perdente proprio nei confronti di Sirleaf.

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