Rezza (Iss): «Calcio non è a rischio zero, difficile la scelta se farlo ripartire o no»

Gianni Rezza dirigente Istituto superiore di sanità
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Venerdì 24 Aprile 2020, 14:09 - Ultimo aggiornamento: 14:40

La ripresa del campionato di calcio «è una decisione difficile, non mi sembra che ci siano le condizioni per rischio zero. Il distanziamento sociale mi sembra scarsamente applicabile». Lo sottolinea il direttore del dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), Gianni Rezza, rispondendo alle domande dei giornalisti durante la conferenza stampa all'Iss. «Dal punto di vista tecnico il calcio implica il contatto diretto e quindi controlli molto stretti su un numero di persone molto ampi - ha aggiunto Rezza - L'assunto è che si gioca a porte chiuse, ma ci sono 22 giocatori in campo e intorno ci sono almeno 200 che stanno intorno. I controlli da fare dovrebbero essere a cadenze molte strette».
 

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