Cooperazione Ue anti hooligans europei, l'Italia non c'è

Cooperazione Ue anti hooligans europei, l'Italia non c'è
1 Minuto di Lettura
Giovedì 18 Giugno 2015, 20:34
Stop agli hooligans che spesso hanno 'macchiatò impuniti partite di calcio importanti con episodi di violenza e devastazione. All'Aja è nata oggi, per il momento senza l'Italia, la prima cooperazione giudiziaria tra sette paesi Ue, più Commissione ed Eurojust, per i prossimi Europei 2016 e 2020. Francia, Gran Bretagna, Olanda, Belgio, Svezia, Austria e Portogallo hanno deciso di mettere insieme i propri esperti - non solo forze di polizia ma anche magistrati e giudici - per prevenire, indagare e perseguire i crimini eventualmente commessi, dagli scontri ai danneggiamenti alle città ma anche mercato nero dei biglietti e droga, alle prossime due edizioni della rassegna calcistica continentale. Soprattutto in quella del 2020, che si terrà in 13 diverse città (Monaco, Dublino, Londra, Glasgow, Baku, Copenhagen, Budapest, San Pietroburgo, Roma, Amsterdam, Bucarest, Bruxelles e Bilbao) sparse ai quattro angoli d'Europa.

L'incontro, proposto da Eurojust, si è concentrato su questioni come in quale paese perseguire penalmente i tifosi violenti, come ottenere rapidamente prove dai loro paesi di origine, e come far mettere in contatto le autorità giudiziarie ancora prima degli eventi sportivi. «L'affrontare con successo questi crimini deve essere basato su esperienze condivise e migliori pratiche tra gli stati membri che hanno già organizzato grandi eventi sportivi o che li organizzeranno in futuro», ha dichiarato il responsabile di Eurojust per il settore sport Michael Rothaermel. Questo, ha sottolineato, «contribuirà a rendere il calcio più sicuro per tutti con un effetto deterrente per gli hooligans».
© RIPRODUZIONE RISERVATA