Atalanta-Liverpool, Gasperini: «Non sempre vince il più forte...»

Atalanta-Liverpool, Gasperini: «Non sempre vince il più forte...»
3 Minuti di Lettura
Lunedì 2 Novembre 2020, 16:56 - Ultimo aggiornamento: 18:49

«Non sempre i più forti vincono. Non ci snatureremo di certo: con le dovute attenzioni, proporremo il nostro gioco». Gian Piero Gasperini manda un avvertimento al Liverpool di Klopp, che alla vigilia della partita valida per l'eventuale sorpasso in vetta al Gruppo D di Champions League ha riempito di complimenti la sua Atalanta («Come il Leeds, meglio dell'Ajax»): «È un grandissimo complimento aver attirato l'attenzione di un riferimento per tutti gli allenatori - la premessa del tecnico nerazzurro -. Dà più fascino alla sfida contro la squadra campione del mondo che ha vinto la penultima edizione della coppa. Possiamo misurarci coi numeri uno del mondo: un modo per testare il nostro livello di organizzazione e la nostra capacità di essere squadra». Inevitabile il confronto con la doppia gara dell'anno scorso contro il Manchester City di Guardiola, con ko per 5-1 fuori casa e l'1-1 a San Siro: «Il livello di difficoltà è lo stesso, sono compagini di valore molto simile anche se con caratteristiche diverse nonostante il modulo apparentemente uguale - ragiona l'allenatore dei bergamaschi -. Vedremo quanto potremo essere competitivi: col City abbiamo acquisito conoscenze, esperienze e capacità pur soffrendo molto, utili anche in ottica campionato». La differenza fondamentale stavolta è la presenza di Duvan Zapata, scelto non a caso per accompagnare l'uomo in panchina nella videoconferenza da remoto: «Prendo ogni stagione come opportunità. L'anno scorso in queste partite dovetti star fuori per infortunio, adesso mi godo il momento e cerco di approfittare al massimo di tutte queste partite per giocarmi le chances al meglio delle mie possibilità», la premessa del centravanti colombiano, probabilmente atteso alla coppia col connazionale Muriel davanti a Gomez. Le certezze sono Sportiello in porta, Pasalic-Freuler in mediana e l'altro cafetero Mojica a sinistra, perché tra fascia destra e difesa l'onda lunga di Crotone (adduttore destro per l'olandese, sinistro per l'argentino) rischia di lasciare in tribuna almeno un paio di titolari: «Per Hateboer e Romero ci sono margini per il recupero, per Palomino anche: gli esami per gli altri hanno escluso lesioni muscolari - osserva ancora Gasperini -. L'emergenza consiste nel doverli recuperare in un giorno: Djimsiti e Toloi sono a disposizione, De Roon (adduttore sinistro) e Gosens (polpaccio, soleo) sono sicuramente indisponibili. Solo domattina potrò decidere la formazione». Pronto Depaoli a destra, resta un pezzo da novanta come Ilicic da cambio in corso d'opera, ma la retroguardia resta una preoccupazione a Zingonia: «Le squadre d'attacco come il Liverpool e noi hanno comunque l'obbligo di una buona base difensiva: devono saper recuperare la palla. Per noi è fondamentale, contro la squadra più forte del girone, riuscire a fare risultato in uno dei due incontri o in entrambi per avvantaggiarci sull'Ajax. Dopo tutto sono solo sei partite». Quanto a Zapata, massimo rispetto per l'avversario senza timori riverenziali: «Loro hanno qualche defezione importante come Fabinho e Van Dijk, ma non significa niente. Hanno esperienza a livello internazionale e qualità. Conoscono i nostri riferimenti davanti, dobbiamo badare a entrambe le fasi del gioco - chiude -.

Per vincere dobbiamo avere almeno la loro stessa intensità, non una virgola sotto. Non sarà facile, due anni fa il Liverpool ha vinto la Champions e l'anno scorso la Premier League. Davanti noi abbiamo qualità: se riusciamo a sviluppare il nostro gioco, possiamo fargli male». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA