«È stato lo sfogo comprensibile di un ragazzo, dopo una settimana difficile», dice Astori, compagno di nazionale, rimandando alle polemiche culminate con le dure accuse per il tweet sulla visita anticamorra a Qurto. «In nazionale non siamo tutelati, ma dobbiamo farci l'abitudine», la dichiarazione ancora più pesante del difensore. Costretto a giocare in difesa è invece il presidente federale Abete, che pure nei giorni scorsi aveva rimproverato il giocatore invitando però i media a non esagerare le situazioni. «Che faccia gol è incontestabile...», il suo commento a metà tra l'ironico e il sospiro di sollievo per la sconfitta evitata.
Da parte sua, Prandelli aveva già detto la sua in mattinata. «Mario non cambierà mai, ma piano piano vedrete che questa particolarità darà grandi frutti, in campo». Prestazione e gol del centravanti l'hanno poi confermato, e mentre nello staff azzurro si meravigliavano che Balotelli avesse riacceso la polemica («non cambia davvero», il commento da dentro) Prandelli non ha potuto fare altro che parlare del Balotelli visto sul terreno di gioco. «Lo sfogo? Io posso solo fargli i complimenti per come è entrato in partita». Il resto, è un sfogo, rapido ed efficace. Quasi un tweet.
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