Torniamo, però, alla fine di dicembre: una volta sparsasi la voce di Monchi in uscita dalla Roma, è cominciata in campo nazionale (e non solo) la caccia al prestigioso posto dell'ex portiere del Siviglia. Così, un ds si è affidato alla penna di un giornalista amico, un altro si è fatto sponsorizzare dal procuratore più elegante, un altro ancora ha fatto sapere di essere stato contattato già anni prima e c'è stato pure chi ha precisato che della Roma non gli fregava niente ma si vedeva da un chilometro di distanza che bluffava. E che, anzi, avrebbe pagato di suo per sistemarsi dietro una scrivania di viale Tolstoj, Roma Eur. Poi, c'è stato chi ha fatto trapelare in giro: prendete me, perché io vi porto Antonio Conte, mio concittadino di Lecce e mio grande amico. Lecce homo, verrebbe da dire. Gianluca Petrachi, attuale ds del Torino, ha usato questa strategia per ammaliare Pallotta e il suo management, compreso l'ideologo Franco Baldini. E, passo dopo passo, e sempre rigorosamente in assoluto silenzio (mai una conferma delle voci, ma neppure mai una smentita: solo le frecciate velenose, e molto indicative, di oggi al presidente granata Cairo), Petrachi ha scavalcato più di un concorrente, al punto che oggi proprio lui viene indicato come il probabile, prossimo direttore sportivo della Roma.
Ma, adesso, scatta la domanda: Petrachi quindi porterà Conte, dal primo luglio liberissimo di scegliere dove andare, alla Roma? Va detta subito una cosa: se, qualche tempo fa, il tecnico salentino all'amico ha risposto «No, grazie»
Ma il tempo della verità non è lontano, ormai.
La cosa singolare è che, di fatto, chi sta cercando di ingaggiare il prossimo allenatore della Roma oggi non lavora per la Roma. Ma in un club in cui il primo collaboratore di Pallotta risiede tra Londra e Città del Capo, tutto sembra far parte di una consumata strategia aziendale. Con l'avanzare, però, dell'ipotesi di uno scenario pittoresco: e se Petrachi, che aveva assicurato l'ingaggio di Conte, arrivasse alla Roma senza Conte?
Dovesse accadere questo, la contromossa della Roma sarebbe già pronta: Conte???? E chi l'ha mai cercato. Petrachi??? Lo seguivamo già prima che prendessimo Monchi. Il nuovo allenatore XY? E' sempre stato la nostra prima scelta. E il pallone continuerà a rimbalzare. Come sempre.
Capitolo Totti. Al di là delle assicurazioni (?) partorite dal Mondo Roma dopo il recente viaggio di Massara a Boston, il Capitano continua ancora a essere più un gagliardetto che un dirigente operativo della società giallorossa. Novità, sotto questo aspetto, potrebbero esserci solo dopo aver conosciuto il nome del nuovo allenatore: di certo, qualora toccasse a Sarri (non libero il prossimo primo luglio di scegliere dove andare a lavorare), che è identificato come uomo strettamente legato a Baldini, Totti continuerebbe a fare soltanto quello che sta facendo adesso; qualora arrivasse un altro tecnico, tipo Conte, molto meno legato a Baldini, per Francesco potrebbero/dovrebbero aprirsi altre prospettive.
Finalino su De Rossi: tra poco più di due mesi, a Daniele scadrà il contratto con la Roma e ancora nessuno a Trigoria o via Tolstoj gli si è avvicinato per parlare di futuro (o anche di non futuro). Baldini, specialista nel trattare (decidere) i fine carriera dei capitani della Roma, perché non fa un salto a Roma, zona Eur Laurentina?
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