Roma, ecco Abraham il gigante che già vale oro

foto Mancini
di Alessandro Angeloni
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Martedì 17 Agosto 2021, 07:30 - Ultimo aggiornamento: 19:47

Habemus Abraham. Il regalo di Ferragosto, nella Roma scaldata di sole e di sogni, è sbarcato lui, a Ciampino, come un trofeo, come un cimelio. Il gigante che balla sulle punte, che sogna di essere Drogba e che già vale oro. Tammy c’è, Mourinho è più sereno, perché non poteva bastare il bravo Shomurodov, non poteva non essere colmata definitivamente la partenza di Dzeko. Centonovantasei centimetri per ottantadue chili, Mou aggiunge, dà peso, con questo ragazzone inglese di (quasi) 24 anni, che il Chelsea ha cresciuto, svezzato e lasciato andare per fare spazio prima a Werner e poi a Lukaku, e la sua fidanzata, Leah Monroe, super modella e influencer già aveva dato in escandescenza con un post contro Tuchel, tecnico dei blues, che non lo ha convocato per la finale di Fa Cup contro il Leicester: «Come diavolo si fa a prendere la decisione di lasciare il tuo miglior marcatore fuori dai convocati per la finale? Addirittura, la stessa persona che ha segnato alcuni dei gol che ti hanno dato la possibilità di giocarti il trofeo. Non riesco a capire che senso abbia. Nemmeno la panchina? Mi state prendendo in giro!», così sentenziò la modella e compagna di Tammy, che ha un fratello, calciatore come lui, che si chiama Timmy. Abraham ha il fuoco addosso, per non aver recitato un ruolo dominante nel Chelsea che ha vinto la Champions, ma in questi anni ha assorbito la mentalità di una grande, che alla Roma servirà. È cresciuto al fianco di campioni, ha la passione per Drogba, esulta come lui, scivolando sulle ginocchia («avevo 9 anni, Didier mi vide al freddo mentre aspettavo di andare al campo delle giovanili e mi accompagnò personalmente. Quello lo fece diventare il mio eroe», il racconto di Tammy), non uno qualunque, non uno qualunque specie per Mourinho, che aveva benedetto questo ragazzone mezzo inglese e mezzo nigeriano un po’ di anni fa, consigliando al Chelsea di puntare su di lui: Hiddink e Lampard, poi Sarri lo hanno fatto, Tuchel no. Capita. Ora il Chelsea se lo rivorrà dovrà sborsare 80 milioni, ma solo dal 2023.

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GLI SCORE
Di gol ne ha segnati, specie quando è andato a giocare lontano dai blues. Nel 2018-2019 porta l’Aston Villa alla promozione con 25 reti e battendo il finale il Derby County di Lampard, che poi lo rivuole in blues con cui firma 18 gol in 48 presenze. Chiudendo con i numeri: arriva a Roma con 125 reti in 266 partite. L’eredità di Dzeko è pesante, ma a quanto pare è in buone mani e piedi, che usa con dolcezza, nonostante l’altezza e la grande mole. Alla Roma ha pure già segnato, ai tempi della Youth League, stagione 2014-2015. Siamo cresciuti, ormai. Quel ragazzino non c’è più, qui vuole dimostrare di essere subito all’altezza, perché Roma è una città che spera e sogna e guarda Abraham come un nuovo idolo da adorare: lui intanto è l’acquisto più oneroso del club e il suo stipendio è da top, 6 milioni a stagione (col Decreto Crescita la Roma paga 5,8 lordi). Ma quando potranno vederlo in campo, i tifosi della Roma? Nella trasferta in Turchia è quasi impossibile: Tammy deve tornare a Londra per sbrigare questioni legate al visto, dal momento che il suo è un tesseramento da extracomunitario, per poi, tornare nella Capitale e rispettare una quarantena di cinque giorni. Con la Fiorentina si vedrà. Potrà allenarsi, però. E questo è già importante. 
SOCIAL E PASSIONI
Un ragazzo social, come la sua fidanzata.

Anima libera, cristiano di religione e inglese nell’anima, nonostante il suo sangue sia per metà nigeriano. Ama i vestiti di marca, le scarpe da ginnastica (ne ha centinaia), una passione per le spiagge della Grecia e del lusso di Dubai. Da piccolo il suo sogno era quello di fare l’attore: «Ero bravo. Amavo il teatro a scuola. Oltre al calcio, è qualcosa che mi sarebbe piaciuto fare. Dovevamo creare una scena, me ne ricordo una in cui un ragazzino era vittima di bullismo. Ovviamente io ero il bullo perché ero un ragazzo grande», confessò in una vecchia intervista. Attore protagonista, sia chiaro.

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