Sorpresa Cremona che batte Avellino, Milano espugna Bologna

Sorpresa Cremona che batte Avellino, Milano espugna Bologna
di Marino Petrelli
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Domenica 14 Ottobre 2018, 23:22
Una notizia improvvisa ha sconvolto la giornata odierna. Il basket piange la prematura scomparsa di Patrick Baumann, segretario generale della Fiba. Aveva 51 anni, è stato stroncato da un infarto a Buenos Aires mentre si trovava nella capitale argentina per assistere ai Giochi olimpici giovanili. Aveva forti legami con l’Italia e con la nostra Federbasket. Il presidente Petrucci lo ricorda come “un grande amico e un dirigente bravissimo, lascia un enorme vuoto soprattutto nel nostro mondo del basket”. Sui campi italiani è stato osservato un minuto di silenzio. Poi spazio al basket giocato. Dopo la vittoria di Torino nell’anticipo del sabato contro Trieste, la sorpresa è Cremona che batte Avellino e resta imbattuta al pari di Milano che espugna Bologna al termine di un’autentica battaglia sportiva.

BANCO SARDEGNA SASSARI – OPENJOBMATIS VARESE 71-60

All’esordio interno davanti al Pala Serradimigni, Sassari trova una vittoria convincente. Al quinto è già 11-6 con la tripla di Bamforth, il primo quarto si chiude 16-8 per i sardi. Ancora un canestro da tre di Bamforth e l’appoggio di Polonara regalano il 21-10. Varese è poco reattiva, tira malissimo da tre punti, appena il 7 per cento, e la Dinamo vola: 31-18 al riposo lungo. Varese ha un sussulto ad inizio terzo quarto con Avramovic che aggiusta il tiro da tre e riporta i suoi fino al meno quattro. Ma è, appunto, un sussulto e Sassari torna a produrre il suo gioco. Parodi e Stefano Gentile chiudono il terzo parziale avanti 52-45. Ultimo quarto con gli ospiti che non ne hanno più. La Dinamo allunga 60-50, poi 64-53. Finisce 71-60. Sassari la vince, anche, a rimbalzo: 48 contro 30. Bamforth 24 punti, Polonara 18, Stefano Gentile 12.

VANOLI CREMONA – SIDIGAS AVELLINO 94-88

Sfida per il primato al Pala Radi, entrambe vincenti all’esordio. La spunta … Avellino parte bene con i canestri di Green e le stoppate di Costello, ma Cremona piazza un parziale di sette a zero per l’11 pari al quarto. Massimo vantaggio interno sul 22-15, Avellino ricuce fino al 26-23. L’equilbrio regna sovrano anche nel secondo quarto, 30-25 per Cremona, 30 pari al 13esimo. Syke, Costello e Filloy provano a lanciare la Scandone, 37-42 al 16esimo, ma Cremona va al riposo lungo sotto appena di due, 42-44. I lupi provano a scappare al rientro in campo con Green e Cole: 45-52 al 23esimo, poi 55-59. La reazione di Cremona è affidata ad Aldridge, Diener e Crawford. Sorpasso sul 64-59 con 9-0 di parziale. Il terzo quarto si chiude con Avellino avanti 68-69. Il talento di Green e Cole sembra poter lanciare la Sidigas, ma Cremona non molla e trascinata da un super Crawford, alla fine 23 punti per lui, si riporta sotto e sorpassa nel finale 94-88.

SEGAFREDO BOLOGNA – AX OLIMPIA MILANO 79-88

Una delle grandi classiche del campionato italiano, 15 scudetti della Virtus contro i 28 dell’Olimpia. La sfida numero 85 al Pala Dozza la vince la Ax 79-88 con 26 punti di James e un Gudaitis molto concreto sotto canestro. Bologna parte forte sospinta anche da un pubblico straripante. Milano è tenuta a galla dal talento di Mike James che lancia l’Olimpia avanti 16-22 alla fine del primo quarto. Punter si sblocca e riporta sotto la Virtus, Pianigiani chiama time out e striglia la squadra che ha percentuali dal campo molto basse. Bologna ha il merito di chiudere avanti 40-39 il secondo quarto con un ottimo Qvale da 12 punti. La tripla di Punter riapre il terzo quarto e permette un mini allungo della Segafredo sul +5. James si carica da solo la squadra sulle spalle, segna e distribuisce assist per i lunghi. Milano è avanti 64-69. La Virtus è indemoniata e in difesa raddoppia, triplica e manda in confusione l’Olimpia. Cournooh sigla il vantaggio 73-72, ma ancora James piazza da solo un parziale di 8-0 per il 73-80 ospite. Bologna non ne ha più e Milano vince 79-88

GERMANI BRESCIA . GRISSIN BON REGGIO EMILIA 83-79

Sei punti a testa per Vitali e Abass provano a lanciare Brescia, ma Reggio Emilia è a ruota: 12-10 dopo quattro minuti. Brescia pur tirando con il 70 per cento dal campo non riesce a togliersi di dosso una attenta Grissin Bon. Il primo quarto è della Leonessa 27-21. Mani fredde su entrambi i lati e punteggio a lungo bloccato. Al riposo lungo Brescia è ancora avanti 42-39. Vitali, da una parte, Griffin dall’altra hanno dieci punti a testa. Nel terzo quarto, Brescia entra con molto timore, abbassa ancora di più le percentuali e al Pala Leonessa scende la paura di una nuova sconfitta. Ledo sospinge Reggio Emilia che chiude avanti 60-67 il terzo quarto, poi vola 62-69 ad inizio ultimo periodo. La Germani si scuote, Reggio Emilia clamorosamente non segna più. AL 38esimo è 78-69 con un parziale casalingo di 16-0. Finisce 83-79 con cinque in doppia cifra per Brescia. Leto e Cervi, 39 punti in due, i più positivi per Reggio.




ORIORA PISTOIA – REYER VENEZIA 67-97

Venezia abbatte Pistoia mandando a referto tutti e dodici i giocatori. Giuri e Watt decisivi, ma tutta la Reyer dimostra solidità in attacco e in difesa all’interno di un ingranaggio come sempre perfetto ormai da anni. Venezia si porta subito 0-5 ed in difesa mette in grossa difficoltà Pistoia. Proprio dall’arco comincia la rimonta di Pistoia con Riccardo Bolpin, il quale apre un parziale di 7-0 per i suoi. Nel secondo quarto Venezia prova a scappare al 13esimo con 5 punti in fila di De Nicolao e la penetrazione di Tonut per il +11, Bramos dai 6 metri e 75 e Marquez Haynes col palleggio arresto e tiro dalla lunga distanza producono un ulteriore strappo. L’inerzia della partita rimane dalla parte della Reyer anche nel secondo tempo, al 22esimo tocca il  +15 con due viaggi al ferro di Vidmar. Venezia dilaga con le triple di Bramos e Tonut. L’ultimo quarto è un’occasione per la Reyer di dar spazio alla panchina, che anche intorno alle 20 lunghezze di vantaggio macina pallacanestro con Biligha, Giuri e Mazzola a portare i lagunari ad un massimo vantaggio di 29 punti. Pistoia chiude con lo stesso numero di palle perse di Venezia, 11, ma meno della metà degli assist: 11 l’OriOra, 24 la Reyer. Fnisce 67-97 e Venezia resta in testa.

HAPPY CASA BRINDISI – VL PESARO 88-73

Gemellaggio sugli spalti tra le due tifoserie. Pesaro entra in campo con il piglio giusto e con le triple è avanti 6-12 al quarto. Brindisi ha subito il problema dei due falli di Brown, il suo pivot titolare, ma resta agganciata alla partita. 10-12, poi la tripla di Chappell regala il primo vantaggio brindisino sul 19-18 all’ottavo. Il primo quarto si chiude 20-22. Moraschini entra con grinta e sigla la tripla del sorpasso, poi Chappell lo imita per il 32-29 al diciassettesimo. E’ il momento migliore dei brindisini che, anche a causa di un fallo antisportivo della VL, allunga fino al 38-29 al diciottesimo, poi 42-32 con la tripla di Rush. Inerzia e punteggio restano in mano della Happy Casa che allunga 53-37al 24esimo con Chappell e la schiacciata di Brown, già idolo della tifoseria di casa. Pesaro non trova più la via del canestro, Brindisi potrebbe dilagare ma qualche errore di troppo dalla lunetta lascia ai marchigiani qualche speranza di rimanere in partita, riducendo 60-50. Al trentesimo è ancora 64-50 per Brindisi con un ottimo quarto di Brown. Vantaggio inalterato nei primi quattro minuti dell’ultimo quarto, 69-55, Pesaro vuole crederci ancora e con la difesa allungata torna a meno nove, 72-63. Moraschini e uno scatenato Banks suonano la carica finale: 86-67 e pubblico di casa a festeggiare. Finisce 88-73 con quattro in doppia cifra per una ritrovata Happy Casa

RED OCTOBER CANTU’ - DOLOMITI ENERGIA TRENTO 84-72

La Red October centra la prima vittoria in campionato, Trento resta a quota 0. La gara è decisa solo nell’ultima frazione quando Cantù allunga definitivamente fino all’84-72 finale, trascinata dal proprio capitano Udanoh 13 punti, 13 rimbalzi, 8 assist e 6 falli subiti che fanno 40 alla voce valutazione. In doppia cifra anche Gaines, Mitchell, Jefferson e Blakes. A Trento non basta l’ottima prova di Flaccadori. E’ Hogue a sbloccare la contesa tra le due compagini, seguito da due triple consecutive di Mian per lo 0-8 sul cronometro obbligando Pashutin al timeout. Due triple di Gaines ricuciono il passivo ma due canestri in fila di Pascono, ricacciano la Red October a meno nove. Una schiacciata irreale di Mitchell a valere il sorpasso canturino sul 25-24. Cantù parte forte nella seconda frazione: 37-29, ma la formazione di Buscaglia pareggi, sorpassa e allunga fino a più sei, ma la Red October si esalta nel clima da bagarre e con i liberi di Udanoh trova la parità a quota 47 con i primi venti minuti che vanno così in archivio. Ancora parità sul 55-55. Cantù trova ossigeno e allunga fino al più otto prima del buzzer di Flaccadori che vale il 66-61. Una tripla di Mitchell fa volare la Red October sul 72-64 al 36esimo. Gli ospiti non ne hanno più e son costretti ad alzare bandiera bianca. Cantù s’impone 84-72.

 
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