Basket, Scariolo premiato con la Palma d'oro come miglior allenatore: «Ho sempre sognato l'Nba»

Basket, Scariolo premiato con la Palma d'oro come miglior allenatore: «Ho sempre sognato l'Nba»
di Sergio Arcobelli
3 Minuti di Lettura
Martedì 12 Ottobre 2021, 18:27

Una Palma d’Oro per un tecnico d’oro. Dopo otto anni all’estero, Sergio Scariolo è ritornato in Italia con uno scopo ben preciso: vincere. Il Coni lo ha premiato a Milano per il doppio trionfo ottenuto nel 2019: titolo Nba con i Toronto Raptors da vice di coach Nick Nurse; titolo mondiale da capo allenatore della Spagna. Nessuno come Don Sergio, che dal 2009 ha guidato la Nazionale iberica a vincere anche tre ori europei e un argento e un bronzo olimpici. Scariolo vuole fare altrettanto sulla panchina della Virtus Bologna, portata già in trionfo nella Supercoppa italiana. «Era l’offerta migliore che mi potesse arrivare. È sempre meglio partire col piede giusto, io mi porto tante esperienze all'estero che metto a disposizione anche in Italia». La carriera è iniziata subito con il botto, ossia con lo scudetto vinto a Pesaro nel 1990 a soli 29 anni. «Non avrei immaginato all’epoca di poter raggiungere tutti questi traguardi. Già allora il solo pensare di allenare all’estero era un’utopia assoluta. Idem l’Nba, potevo solo sognarla. Ora che però abbiamo aperto un cammino, quelli che arrivano dopo avranno la strada più libera, e chissà che magari fra vent’anni non ci ritroveremo a commentare delle cose che adesso non saremmo neanche in grado di immaginare…».

Basket, Scariolo premiato con la Palma d'oro come miglior allenatore: «Ho sempre sognato l'Nba»

Uno dei segreti di coach Sergio Scariolo è la calma apparente, specie nel dialogo con i suoi giocatori. «Ma i miei giocatori non sarebbero d’accordo, perché io invece in allenamento mi faccio sentire.

Al contrario, durante la partita bisogna avere la mente fredda perché bisogna prendere decisioni in una frazione di secondo. Mi sento fortunato perché la passione per il gioco è quella che ti spinge a studiare e ad analizzare, dedicando anima e corpo al 100% come mi succede dal primo giorno. Questa benzina non sembra esaurirsi: così è anche più facile trovare motivazioni ed energie per poter fare bene”. Evolversi per migliorare: per questo Scariolo è volato oltreoceano: “Ho imparato tanto nell’Nba e ringrazio Nick Nurse per avermi dato questa opportunità. Sono felice di aver imparato tanto in un mondo nel quale se non impari è perché non vuoi».

Scariolo ha avuto modo di studiare il sistema sportivo spagnolo. C’è un abisso con l’Italia per ben due motivi: «Sport nelle scuole e quantità-qualità degli impianti per i ragazzini. In Spagna c’è una presenza massiccia di ragazzi che fanno sport e di installazioni sportive che purtroppo qui in Italia non abbiamo. Siamo lontani. Ecco, mi piacerebbe che si facesse un passo da gigante verso questa direzione perché sarebbe la condizione fondamentale per attivare un boom di risultati. Perché poi, in fin dei conti, il talento, l’inventiva, la genialità e la capacità di programmazione sono qualità proprie dello sport italiano». 

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