De Rossi dopo Roma-Bologna: «Dispiaciuti ma non distrutti. La tensione? I giocatori li voglio così»

Roma’s head coach Daniele De Rossi during the Serie A Tim soccer match between Roma and Bologna at the Rome's Olympic stadium, Italy - Saturday April 22, 2024 - Sport Soccer ( Photo by Alfredo Falcone/LaPresse )
di Gianluca Lengua
3 Minuti di Lettura
Martedì 23 Aprile 2024, 07:30

Daniele De Rossi protegge la squadra accusata di troppo nervosismo. Forse in qualche fase della partita sarebbe servita più freddezza, ma secondo il tecnico non è questo che ha inciso sul 3-1 finale ottenuto dal Bologna: «Dovevamo renderci conto che l’inerzia era dalla parte nostra sull’1-2. Sono stato calciatore, ci sta che ti innervosisci, ma non deve influenzare il tuo modo di stare in campo e la tenuta di gara. Se vai a guardare numeri le prestazioni eravamo dentro la partita, i miei non hanno sbroccato, come si dice a Roma. Sarei il primo ad essere critico con loro se così fosse. Io voglio giocatori che si innervosiscano, io lo facevo. La trovo una cosa sana. Sono arrivato qui percependo una certa situazione, ma non sono un prete o un chierichetto, mi piacciano i giocatori a cui salta la mosca al naso se vedono qualcosa che non va bene. La curva intera ha ringraziato la squadra e secondo me loro hanno la percezione di giocatori che non hanno mollato». A proposito di nervosismo, sembrava che con Maresca ci fosse un conto aperto: «Ti puoi innervosire se ti fischia un rigore contro che non esiste. Ha arbitrato una partita buona, se c’era qualcosa in passato è un peccato. Noi siamo sempre gli stessi così come loro, non possiamo portarci dietro delle scorie. L’inizio anche a me ha disturbato, ma non l’abbiamo persa per l’arbitro».

IN DIFESA

De Rossi protegge i suoi anche quando vengono accusati di aver gettato la spugna sotto il profilo mentale: «Sarebbe grave. Siamo adulti ed esperti, facciamo questo lavoro da tanto tempo e dobbiamo essere abituati a gestire le emozioni. Veniamo da un ciclo tosto e lo avevamo gestito molto bene».

A fare la differenza in campo anche la capacità realizzativa del Bologna: «Nel primo tempo se fossimo andati in vantaggio la gara sarebbe stata diversa. Forse non eravamo pronti a fare una partita di rincorsa per 70/80 minuti». Daniele ha scelto di non fare turnover, nonostante qualche titolare avesse bisogno di riposare: «Ho messo chi pensavo potesse farci vincere. Siamo costruiti per fare le Coppe europee. Non ho visto giocatori stanchi se non Tammy che dopo l’altra sera col Milan perde di lucidità». L’inglese sarà determinante fino a quando non tornerà Lukaku: «Ha fatto una partita onesta, ci sta essere meno brillanti dopo un infortunio come il suo. Azmoun è rientrato da pochissimo, non era il caso buttarlo dentro subito. Sono contento abbia fatto gol perché è importante per noi». Gestire le energie sarà la chiave contro Udinese e Napoli: «Non siamo stati molto aiutati su questo…Non è un discorso di energie giocare 20 minuti, faremo più fatica facendo allenamento ma mentalmente visto il viaggio e la preparazione della partita non sarà semplice». De Rossi ne esce praticamente senza polemiche, chissà cosa avrebbe detto Mourinho nelle stesse condizioni.

MOU AL TELEGRAPH

Il portoghese in un’intervista The Telegraph ha raccontato: «Pensate che fossi felice di essere il volto del club che andava in conferenza stampa per parlare di questi eventi? No, odiavo andarci». Soddisfatto Thiago Motta: «Queste partite fanno bene al nostro calcio. Siamo sulla strada giusta. Abbiamo approfittato dei momenti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA