Laggiù, sul Bosforo, trionfano le turche, 3-2 (15-7). È una sfida epocale, apicale, fra le migliori d’Europa, tra Giovanni Guidetti, modenese grintosissimo, di una famiglia di 4 allenatori, e il nordest operoso. Ricche sono anche le turche, grazie a Vakifbank, un istituto di credito appunto, reggono il budget di Conegliano, forte degli utili di Maschio (cantine), di Carraro (concessionarie di auto) e di tanti altri sponsor, a Treviso e dintorni.
Non basta una grande battaglia delle Pantere, la finale mondiale va al Vakifbank.
A testa altra ragazze, le vice campioni del mondo!💛💙#Imoco10 #SiamoTuttiPantere pic.twitter.com/a2ZfyUC4zb— Imoco Volley (@ImocoVolley) December 19, 2021
Il primo set è facile per le ottomane, addirittura a 15, mortificante. Il secondo va all’Imoco, a 22, il terzo di nuovo delle nere, sempre con 3 punti di scarto, il quarto a sorpresa delle bianco-gialloblù. A sorpresa perchè il fattore campo incide, ad Ankara.
Egonu sigla 35 punti, però sbaglia la palla chiave del parziale, la bionda americana Plummer regge, viene dal beach. Sylla era partita in panchina, concede colpevolmente l’ace dell’11-6. De Gennaro saltella in difesa, Folie a muro dà poco, assieme a De Krujif. Egonu sbaglia due palle di fila, tradisce quando il match è davvero tirato, come nelle sconfitte in nazionale, escluso nella finale degli Europei. Asia Wolosz è la miglior regista al mondo, è colpevole di non variare abbastanza il gioco, di ignorare centrali e seconda schiacciatrice, di non tentare il colpo di seconda.
L’Italia è tornata sulla terra, chiude il mondiale per club con due finali, Civitanova si arrende ai brasiliani del Sada, le pantere alle tigri d’oriente. Il dominio italico è durato giusto per una Champions e un mondiale per club, dei marchigiani e delle venete, due o un anno fa. Imoco ha interrotto a 76 vittorie di fila, di recente, fermata da Firenze.
Dal pomeriggio su Sky Sport emerge la conferma che Giovanni Guidetti è il miglior allenatore del volley femminile mondiale, probabilmente di sempre, nel rapporto trofei, budget e rose a disposizione. Ha 49 anni, dalla federazione è sempre stato ignorato. Lui meritava la nazionale dopo Barbolini, anzichè far ritornare Bonitta, lanciare Mencarelli e puntare su Mazzanti, pur eccellente. Quando Davide tornerà a un club, va per forza valorizzato, al di là del carattere, il presidente Manfredi lo sa.
Restano le luci, l’euforia nella mezzaluna, la festa di un popolo al 7° trofeo, è il 4° per il Vakifbank, due furono del Eczacibasi, uno del Fenerbahce, polisportiva, 4 anni fa sul tetto d’Europa nel basket. Dove la Turchia è campione in carica, in Eurolega, con l’Anadolu Efes. In questo decennio sono più avanti dell’Italia, nella pallavolo femminile e a pallacanestro.
Certo, fra maschi e femmine l’Italia resta leader mondiale, sottorete, ma al doppio Europeo non ha saputo far seguire la doppietta al mondiale per club. Trento è uscita in semifinale, con Civitanova, e ha perso la finale di Champions a Verona, nel giorno dell’ultimo trofeo per Conegliano, già vicina alla capitolazione.
Resta, il volley, lo sport italiano a più alto livello, fra i due generi, tra club e nazionali. Mancano solo i titoli olimpici. Che la pallanuoto ha già ottenuto, negli ultimi 30 anni, e anche nelle coppe forse è ancora più competitiva, escluso al femminile da 9 anni a questa parte. Rimane il bel ciclo dell’Imoco, 14 trofei in 5 anni e mezzo, ma anche un po’ di finali perse, è normale. Daniele Santarelli non può fare di più, la continuità deve ritornare da Sylla e da Egonu, nei momenti delicati. Incidono anche gli infortuni, rituali per Folie, quest’anno anche per Miriam. Reggere l’assalto di Novara e Monza, di Busto e delle toscane è usurante. Ah, per aumentare ancora la percentuale di successi basterebbe puntare su Guidetti e dargli carta bianca. In Bulgaria e in Germania, in Olanda e in Turchia gliel’hanno sempre garantita, da noi non allena da Chieri, dal 2007, con una semifinale e due quarti di finale scudetto. Vanta 20 trofei e svariati piazzamenti, gli manca solo una medaglia olimpica. Dal 2013 è sposato con la centrale turca Bahar Toksoy, 33 anni, 16 in meno di lui, di fatto non l’ha mai allenata, a dimostrazione del suo essere al di sopra di ogni sospetto.
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