Fabio Aru rinuncia al Giro d’Italia. Il sardo dovrà essere operato

Fabio Aru, niente Giro
di Francesca Monzone
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Domenica 24 Marzo 2019, 14:05 - Ultimo aggiornamento: 15:58

Niente Giro d’Italia per Fabio Aru. Il corridore sardo sarà costretto a fermarsi per essere sottoposto ad un intervento di angioplastica all’arteria iliaca della gamba sinistra. 
Dopo il ritiro dalla Parigi-Nizza, in cui il Cavaliere dei Quattro Mori aveva manifestato disagio e un mancato rendimento, l’equipe medica della squadra ha deciso di effettuare nuovi accertamenti. 
Da un’attenta valutazione si è visto il persistere di un calo di potenza durante gli sforzi più intensi, che  limitava il gesto atletico dello scalatore sardo. La causa di tutto questo andrebbe ricercata nella costrizione dell’arteria iliaca della gamba sinistra, che impedisce un afflusso sanguigno adeguato durante la produzione del massimo sforzo. 
Il dott. Jeroen Swart, responsabile sanitario dell’UAE Team Emirates, ha spiegato quanto accaduto al corridore: «Dopo l’inizio di stagione, Aru ha incontrato nuovamente difficoltà nel raggiungere il livello di prestazioni che lui e il team auspicavano,  sviluppando sintomi più specifici relativi alla gamba sinistra: avvertiva sensazioni di debolezza dell’arto dopo allenamenti intensi e nello sforzo della gara. Recenti esami approfonditi ai quali è stato sottoposto Fabio, hanno evidenziato una costrizione dell’arteria iliaca della gamba sinistra che impedisce un afflusso sanguigno adeguato durante la produzione del massimo sforzo. Il persistere di un calo di potenza durante gli sforzi più intensi limitava il gesto atletico dello scalatore sardo.  Nei prossimi giorni, con data da definirsi in base alla disponibilità della struttura ospedaliera, Aru verrà sottoposto presso il Nuovo Ospedale di Prato a un intervento chirurgico di angioplastica».

Lo stop sarà lungo e il corridore non potrà tornare alle corse prima di tre o quattro mesi dall’intervento. 
Il sardo è rammaricato per il lungo fermo che lo costringerà a saltare gran parte della stagione, ma al tempo stesso confortato per aver individuato la causa del suo malessere: «Da un certo punto di vista, non posso che essere sollevato per aver evidenziato il problema; dall’altro, sono arrabbiato per la malasorte che si è accanita su di me per l’ennesima volta e che mi costringerà a saltare ancora il Giro d’italia. Mi opererò quanto prima per cercare di porre fine definitivamente a questo periodo nero. Ringrazio la squadra per la vicinanza dimostrata in questo anno e mezzo e per aver lavorato insieme a me per cercare la soluzione ai problemi che mi affliggevano. Speriamo davvero che questo sia il capitolo finale».

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