Atletica, agli Europei azzurre quarte nella 4x100
Adesso un progetto per ripartire verso Rio 2016

Atletica, agli Europei azzurre quarte nella 4x100 Adesso un progetto per ripartire verso Rio 2016
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Domenica 17 Agosto 2014, 20:24 - Ultimo aggiornamento: 21:17
dal nostro inviato Carlo Santi

ZURIGO - Si chiude l’europeo dell’atletica nel giorno della medaglia d’oro di Daniele Meucci nella maratona. Un europeo che ha mostrato ancora ritardi del nostro movimento che ha la necessit di cambiare passo. «I nostri ragazzi devono imparare a prendere schiaffi all’estero - ha detto il presidente federale Alfio Giomi - Per emergere occorre fare altre scelte ma per farlo deve crescere il livello culturale». Il presidente, che troppo spesso vuole incidere nelle questioni tecniche, ha cercato di giustificare la spedizione. «Siamo soddisfatti per come sono andati questi europei. Non siamo la Francia e vorremmo provare ad esserlo. Qui cercavamo una fotografia dell’atletica italiana ed è una fotografia abbastanza chiara. Sono molti gli atleti che hanno saputo esprimersi al loro livello. Abbiamo molta strada da fare la lasensazione è che abbiamo intrapreso la strada giusta».

Molta strada e molte scelte da fare, a partire dal settore tecnico che non ha più i capi settore di ogni disciplina. Intanto sono stati indivoduati due allenatori (uno è Elio Locatelli, che è impegnato con la preparazione olimpica del Coni) che saranno gli advisor dei coach dei nostri tecnici. «Senza lo loro crescita - ha spiegato Giomi - non si va da nessuna parte». Il presidente ha punto il dito sulle risorse e per questo ha chiesto al Coni altri soldi nel bilancio. «Noi viviamo della passione dei nostri ma non si può andare avanti così», ha aggiunto. Sulla questione dei soldi, qualche cosa arriverà nel 2015 visto che è pronto un documento per la ridistribuzione dei 415 (o meno, se ci sarà un taglio) del governo. Il calcio avrà molto meno dei 62 milioni attuali (erano 78 due anni fa) con una riduzione di 40 milioni.

Settore tecnico sotto la lente ma anche quello sanitario che sembra non essere più al passo con le necessità. Adesso, rispetto al recente passato, ci sono troppi atleti infortunati e su questo apsetto occorre lavorare. Il quattrocentista ad ostacoli Bencosme è fermo; lo stesso Veronica Borsi; qui Daniele Greco si è rotto il tendine d’Achille. In più altri inspiegabilmente sono abbondantemente sotto il loro standard. Parliamo di Micael Tumi, un anno fa splendido velocista e oggi scomparso. Lo stesso vale del Paolo Dal Molin nei 110 ostacoli senza dimenticare Alessia Trost quest’anno alle prese con tanti infortuni cone Andrew Howe.

Zurigo promuove non solo Libania Grenot - che si sta allenando da tre anni in Florida - e i due maratone, Meucci e Valeria Straneo, ma anhe Federica Del Buono che rappresenta il futuro del mezzofodno. Promosso anche Diego Marani e lo sprinter Eseosa Desalu oltre all’ostacolista Hassane Fofana fuori dalla semifinale per un centesimo.

Per il futuro l’intenzione è di mandare diversi atleti ad allenarsi all’estero, come ha precisato Giomi, anche se sarebbe opportuno ripristinare totalmente la Scuola di Formia facendone un punto di riferimento del movimento.

L’Europeo 2014 ha visto il trionfo della Gran Bretagna. Gli atleti del Regno Unito hanno monopolizzato il medagliere anche se dietro, vicina, c’è la Francia (10 ori ma potevano essere 11 senza la squalifica di Mekhissi-Benabbad nei 3000 siepi) e poi c’è la Germania. Più dietro, la Russia.

L’ultima giornata dei campionati, oggi, ha visto le ragazze della 4x100 penalizzate dall’ultimo cambio, quello tra Martina Amidei e Audrey Alloh. Il quartetto veloce azzurro ha chiuso in quarta posizione (43”26) rimanendo senza medaglia per 4 centesimi, bronzo è andato alla Russia mentre le inglesi con 42”24 hanno vinto l’oro. Il podio era davvero alla nostra portata.

Niente da fare, invece, per i ragazzi perché anche per loro è stato nefasto l’ultimo passaggio di testimone. Marani e Obou hanno pasticciato, il bastoncino è finito sulla pista e addio sogno con gli inglesi primi in 37”93 davanti alla Germania (38”09).

Nei 5000 metri doppietta per Mo Farah che ha atteso l’ultimo giro di una gara su ritmi bassi per mettere a segno la quarta doppietta in carriera (Europei 2010, Olimpiadi 2012, Mondiali 2013 e ora Zurigo) vincendo in 14’05”82. Secondo posto per Hayle Ibrahimovic che corre per l’Azerbajan ma è nato in Etiopia.In questa finale Marouan Razine, atleta azzurro, ha chiuso al 14esimo posto con 14’16”95.

Delusione dalla 4x400 delle ragazze che erano attese a un duello per le prime posizioni. Già in avvio s’è capito che non era giornata: Chiara Bazzoni, la prima frazionista, era in fondo, settima, posizione più migliorata, neppure da Libania Grenot che, partita assai distante della Germania, non ha potuto fare nulla se non guardare le francesi vincere l’oro in 3’24”27.

Una delusione a metà per Alessia Trost, nona nell’alto con 1.90 (oro alla spagnola Ruth Beitia con 2.01) perché ha avuto molti guai fisici prima degli Europei ma adesso occorre intervenire con decisione per non perderla. Si è difesa Chiara Rosa nella finale del peso, quinta con 18.10 mentre per l’oro la tedesca Christina Schwanitz ha sfiorato i 20 metri (19.90).

Dicevamo del francese Mahiedine Mekhissi-Benabbadd che ha finalmente l’oro. Giovedì scorso, dopo averlo vinto, si è visto squalficare perché negli ultimi 100 metri dei 3000 siepi si era tolto la maglia. Ieri ha solo esultato, rallentando tantissimo (3’45”60 per lui) per salutare il pubblico dal quale ha ricevuto un’altra razione di fischi. Nono l’azzurro Soufiane El Kabbouri con 3’51”98.

Successo nel lungo per il britannico Greg Rutherford con 8.29 in una finale accesa, con il greco Louis Tsatoumas secondo con 8.15 davanti al francesca Kofétien Gomis a un solo centimetro. Nel giallotto regno della Finlandia vittoria per Antti Ruuskanen con 80.01 e nei 3000 siepi femminili successo della tedesca Antje Moldner-Schmidt con 9’29”43 sulla svedese Charlotta Fougberg, 9’30”16.

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