I viaggi, le avventure, l’esoterismo, il mistero, la poesia e la malinconia sono state alcune parole-chiave della sua vita. I suoi collaboratori, i suoi amici e i suoi editori hanno rivelato in cosa i suoi disegni si distinguevano dagli altri e qual era la natura del loro fascino. Tutti coloro che hanno conosciuto Hugo Pratt ne sono rimasti profondamente impressionati. Thierry Thomas ha avuto questa fortuna e ha realizzato questo film, prodotto da Quark Productions e Anne Percie du Sert per Arte France. Nel corso del documentario, inedito in Italia, si andrà a Venezia, dove Pratt ha trascorso la sua infanzia, ma anche in Africa, in Argentina, in Amazonia e in Brasile. Poi a Londra, a Genova, a Parigi e a Losanna: nelle città in cui la personalità di Pratt si è formata, si è arricchita e ha lasciato tracce di sé. Sarà possibile vedere materiali di archivio inediti e si evocheranno ricordi di giornate particolari che hanno segnato la sua opera e la sua avventurosa vita.
Quando Hugo Pratt disegna Corto Maltese comincia sempre dagli occhi: «Lui mi guarda e io lo guardo e insieme condividiamo questo momento, un momento di grande intimità in cui sembra volermi dire “Fai attenzione a ciò che mi farai dire”», confida l’artista nell’intervista. Corto e Hugo finiscono per confondersi al punto che è difficile dire chi dei due ha inventato l’altro.