Roma, nuovi arrivi alla Centrale Montemartini: esposti mosaici e oggetti preziosi finora nascosti nei depositi

Nuovo arrivo alla Centrale Montemartini: il Mosaico del Ratto di Proserpina foto Zeno Colantoni
di Luisa Mosello
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Martedì 7 Giugno 2016, 14:50 - Ultimo aggiornamento: 9 Giugno, 18:09
Capolavori dal sottosuolo. O meglio, riemersi dai depositi delle Collezioni Capitolini. Da dove sono usciti per vedere la luce nelle sale di uno dei musei più affascinanti e non sufficientemente conosciuti della Città Eterna: la Centrale Montemartini a via Ostiense. Qui da pochissimi giorni sono esposti pezzi di gran pregio a lungo conservati lontani da occhi, non indiscreti ma ben contenti di vederli.
 

Ecco allora il corredo funerario di Crepereia Tryphaena, un prezioso tesoro di gioielli, pietre preziose, ori, oggetti di uso di quotidiano. Accanto a una piccola chicca che riporta indietro nel tempo all'infanzia di millenni fa, una insolita bambola in avorio che ha fatto la gioia di qualche bimba fortunata.  

Il tutto datato metà del II secolo dopo Cristo e rinvenuto a fine Ottocento durante i lavori effettuati per costruire il Palazzo di Giustizia. Questo patrimonio senza tempo e di grandissimo valore è collocato in una sala riservata al piano terra.

La sfilata delle new (antichissime) entry continua nella Sala delle Caldaie dove è stato portato un bellissimo mosaico pavimentale, d'età imperiale, che raffigura il Ratto di Proserpina da parte del dio Plutonee. Quindi nella Sala delle Colonne che ospita fra i nuovi arrivati tre mosaici policromi risalenti all’età repubblicana. Da vedere assolutamente quello che rappresenta un labirinto, rinvenuto alla fine degli anni Cinquanta vicino piazza San Giovanni in Laterano. 

E non finisce qui perché alle opere che hanno trovato dimora permanente se ne affianca un’altra concessa pro tempore fino alla fine dell’anno dalla Ny Carlsberg Glyptotek di Copenaghen: una preziosa testa dell’imperatrice Agrippina Minore. Il viaggio nei tesori ritrovati può ricominciare. Fuori dal sottosuolo.
 
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