"Tales", nel suo nuovo cd i tanti stili di Andrea Braido: dal barocco allo smooth jazz

"Tales", nel suo nuovo cd i tanti stili di Andrea Braido: dal barocco allo smooth jazz
di Massimo Chiaravalli
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Sabato 6 Gennaio 2024, 16:23

A due anni di distanza da "Best cult", basato sulle colonne sonore di film rimasti negli annali, il suo nuovo album mostra il lato che non ti aspetti, quello che a volte il rock lascia un po' nelle retrovie: la melodia. E dentro ci sono tanti stili e altrettante sorprese. Insomma, in "Tales" – otto brani inediti scritti di suo pugno e due cover – Andrea Braido presenta un'ulteriore faccia del suo poliedrico modo di suonare la chitarra.

Premessa: in "Tales", pubblicato proprio oggi, i suoni sono molto più acustici. Il rock può attendere, la sei corde elettrica fa capolino solo qua e là. Grande spazio alla melodia, si diceva. Eppure, nonostante il diverso approccio allo strumento – dopo anni e anni di esperienza mostrare un volto nuovo al proprio modo di proporsi sarebbe già da premiare a prescindere – il tocco e la classe restano le sue: riconoscibilissime.

In ogni nota emerge lo stile di Braido, solo che suona differente dal solito. Basta ascoltare alcune delle chicche di "Tales". In "Arabian trip" i virtuosismi riemergono con ritmi sostenuti e pienamente in linea con le suggestioni dettate dal titolo. In "Barocco Braidus" quello stile viene interpretato in diversi momenti musicali.

In Alessandra song, dedicata alla moglie, le note riflettono tutta la dolcezza della dedica.

«Sono otto composizioni mie – dice l'artista – più due cover. Un brano degli anni '50, "Mr Sandman", fatto un po' come lo suonava Chet Atkins, cambiando varie chitarre, molto country. L'altro è dedicato a Lyle Mays, tastierista di Pat Metheny, si chiama "August". Nel resto c'è molta melodia e momenti dedicati alle colonne sonore, un omaggio al regista Ingmar Bergman, con atmosfere pazzesche. Molta chitarra acustica e classica. Stavolta mi sono messo a tavolino con carta, penna e chitarra acustica in mano, contrariamente alle idee appuntate al volo con cui nascevano i precedenti».

Gli ospiti sono solo in un brano, si tratta del pianista Luca Fraula e di Mauro Brunini al flicorno. Il resto interamente suonato dallo stesso Braido: piano, batteria e basso. Oltre che poliedrico, anche polistrumentista sempre ad alti livelli. Dopo aver impreziosito per anni le musiche di Mina, Vasco, Zucchero, Ligabue e tantissimi altri, questo "Tales" va a incastonarsi nella discografia da solista di Braido come uno tra i suoi lavori migliori.

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