Carboni a Messaggero tv: «Trent'anni di carriera festeggiata con un concerto»

Carboni a Messaggero tv: «Trent'anni di carriera festeggiata con un concerto»
di Marco Molendini
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Mercoledì 5 Febbraio 2014, 07:58 - Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 15:50

Non amo le celebrazioni, ma inevitabilmente il mio concerto come una festa, un viaggio sentimentale attraverso le mie canzoni racconta Luca Carboni, che ieri venuto a trovarci al Messaggero in attesa di cantare stasera (e per la prima volta nella sua carriera) all'Auditorium. Autore sensibile e schivo, Carboni quasi per caso ha ricordato una data così pesante della sua carriera (i trent'anni di attività) un disco altrettanto pesante, Fisico & politico, un gran titolo, una di quelle intuizioni che riescono a fotografare sinteticamente uno stato d'animo generale, che ha messo insieme buona parte dello stato maggiore della canzone nazionale (da Jovanotti a Tiziano Ferro, a Elisa, a Samuele Bersani, Biagio Antonacci, a Fabri Fibra, a Franco Battiato, a Miguel Bosè) e ha provocato un vero e proprio evento musicale live. Quella sera, il 20 dicembre a Bologna, c'era in scena buona parte degli ospiti dell'album.

IL DISCO

E ricorda: «Il disco è nato per gioco, mentre stavo registrando il duetto con Fabri Fibra. Lì mi è venuto in mente di rivisitare le mie canzoni con degli ospiti che mi permettessero di accendere una luce nuova. Così l'ho chiesto a un po' di amici e la risposta è stata impressionante». E anche gratificante, visto che è la testimonianza di una stima che Carboni riscuote nel mondo della musica e, insieme, la certificazione della sua maturazione e di un suo reale momento di grazia. «E' anche vero che nel mondo della musica non c'è più quella gelosia che un tempo spingeva gli artisti a non confondersi fra loro - riconosce -. Oggi tutta la musica va mescolandosi, sono cadute tante barriere. E poi c'è la crisi del disco. Insomma tutto spinge a essere più disponibili e, oltretutto, ci siamo abituati al confronto anche in una serie di mobilitazioni di solidarietà, come quelle per il terremoto». E pure vero che Luca proviene da una sorta di factory, quella bolognese, assai abituata a mescolarsi anche per la grande lezione di Lucio Dalla, uno che nella sua carriera si è sempre misurato con gli altri: «La perdita di Lucio è stata tremenda per Bologna, ma anche per tutto il paese musicale. Era un personaggio capace di buttarsi in ogni impresa, di andare a caccia di talenti, di fare teatro, lirica, tutto».

IL PALCO

Il tour di Luca già dalle prime tappe ha messo insieme un bel rosario di consensi, conferma piena del suo talento, del radicamento della sua musica in più di una generazione e di come Fisico & politico abbia colpito nel segno. Sul palco della Sala Santa Cecilia del Parco della Musica, che si avvia al sold out, con Carboni, ci saranno Antonello Giorgi alla batteria, Ignazio Orlando al basso, Mauro Patelli e Vince Pastano alle chitarre, Fulvio Ferrari alle tastiere. Il repertorio, inevitabilmente, riandrà indietro nella sua carriera, con l'aggiunta dei tre inediti che fanno parte del cd: C'è sempre una canzone di Ligabue, Dimentica scritta da lui, e Fisico & politico.

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